Enormi polemiche in Calabria a causa della dichiarazione della zona rossa. Circa 200 persone si sono radunate nella tarda mattinata davanti al palazzo della Regione Calabria, a Catanzaro, per protestare contro il “lockdown”. All’iniziativa partecipano esponenti delle categorie economiche più colpite dalla crisi. Il presidente facente funzioni, Nino Spirlì, è sceso nella piazza della cittadella regionale e si è intrattenuto con alcuni dimostranti, informandoli di aver deciso, insieme alla Giunta, di impugnare il provvedimento che istituisce la zona rossa in Calabria. “Il popolo ha fame”; “Salute, lavoro, sogni non sono clementine”; “Meno spot più ospedali” sono alcuni degli slogan riportati sui cartelli esposti. Presenti anche alcuni operatori della sanità con cartelli su cui si legge: “Salute per tutti” e “Assunzioni subito”.

Dpcm, protesta dei commercianti alla Cittadella regionale di Catanzaro: le parole di Nino Spirlì

“Già dalle prime ore della notte ci siamo affrettati per predisporre il ricorso sia contro il Decreto Calabria che contro l’ordinanza del ministro della Salute che ha istituito la zona rossa in Calabria”. Lo ha affermato il presidente facente funzione della Regione Calabria, Antonino Spirlì. Rispondendo ai giornalisti presenti ha affermato che “in questo momento sono con i calabresi, da parte nostra non c’e’ alcun privilegio, sono qui in seguito ad una sciagura perchè non sono stato eletto. Ho cercato di fare del mio meglio da assessore alla cultura, al commercio e all’artigianato e nel primo lockdown siamo stati la prima regione che ha pagato”.