Il diritto d’autore è una forma di tutela che viene riconosciuta alle opere dell’ingegno contraddistinte da requisiti di creatività e di espressività. Una risorsa estremamente importante per poter proteggere le proprie creazioni, di cui è bene conoscere ogni tratto distintivo per poterne beneficiare appieno e nel modo corretto.
Innanzitutto, quindi, è necessario informarsi adeguatamente sul tema, ricorrendo anche ad approfondimenti presenti sul web, come questa pagina che spiega che cos’è il copyright sul sito Registrareunmarchio.it, che mette a disposizione degli utenti una pratica guida che illustra nel dettaglio come siano regolati i meccanismi del diritto d’autore nel nostro paese.
Come si attribuisce il diritto d’autore
Il diritto d’autore, come si è visto, ha la particolarità di nascere nel momento in cui sorge anche l’opera di ingegno, con la quale risulta dunque imprescindibilmente connessa.
Di qui, è possibile individuare una prima, grande divergenza che sussiste tra il copyright, che protegge l’opera d’ingegno, e le forme di tutela dei marchi: per poter usufruire della protezione dell’opera non viene infatti richiesta la presentazione di una specifica istanza, ma occorre più semplicemente attestare di aver generato per primi l’opera in questione.
Per poter conseguire tutti i benefici del diritto d’autore non bisogna, dunque, depositare domande, ma più pragmaticamente preoccuparsi di poter dimostrare la paternità originaria dell’opera.
I sistemi per fare ciò sono diversi e numerosi. Il più sicuro è probabilmente quello che prevede di depositare la propria creazione presso un istituto che possa attestare la data di pubblicazione, conferendogli così una collocazione certa nel tempo. Nel nostro Paese, un punto di riferimento in tal senso è rappresentato dalla SIAE, che può ben attestare la data certa di pubblicazione dell’opera.
Non è questa, comunque, l’unica via attraverso la quale poter dimostrare l’origine dell’opera e – di conseguenza – poter ottenere validamente i vantaggi protettivi portati dal copyright.
Si pensi, ad esempio, alla possibilità che l’affissione della data certa e di un numero di protocollo sia effettuata da un notaio o da altro pubblico ufficiale. Ma non solo: anche senza coinvolgere una società che risulta essere depositaria delle opere di ingegno (SIAE) o un pubblico ufficiale (notaio), si può comunque richiedere l’apposizione di un timbro postale di data certa sulla propria opera, in grado di attribuirne valore legale.
Ricorrendo alle più moderne tecnologie, si ricorda anche che è possibile inviare la propria opera tramite PEC, avente identico valore legale di una raccomandata.
Perché è importante il diritto d’autore
Dopo aver passato in rassegna le caratteristiche del diritto d’autore, è altrettanto opportuno capire quali siano i diritti che discendono da esso.
Sono principalmente due i diritti con i quali l’autore dovrà prendere la necessaria confidenza.
Il primo rientra all’interno della categoria dei diritti economici, ovvero della possibilità di sfruttare l’opera del proprio ingegno nei tempi e nei modi che si preferiscono. L’autore potrà, pertanto, riprodurre la propria opera utilizzando qualsiasi mezzo, oppure – per esempio – farne oggetto di diffusione, traduzione, prestito, e così via.
Il secondo rientra, invece, all’interno della categoria dei diritti morali. L’autore ha tutto il diritto di essere riconosciuto come il soggetto che ha creato l’opera, e può, dunque,opporsi giudizialmente nei confronti di chiunque cerchi di nuocere al proprio patrimonio d’ingegno.
Infine è bene tenere conto del fatto che contrariamente ai diritti economici, che sono trasferibili – in genere, non gratuitamente, bensì attraverso la sottoscrizione di un contratto di cessione o di un contratto di licenza – i diritti morali non sono cedibili e, dunque, destinati a esaurirsi nel tempo.
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