Presso il Seminario vescovile di Locri, è stata inaugurata ufficialmente la Comunità propedeutica della Diocesi di Locri-Gerace. È quanto riporta una nota dell’Ufficio Diocesano per le comunicazioni sociali di Locri.
Il Cammino propedeutico, voluto dal Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, Mons. Francesco Oliva, è un percorso che vede impegnati, nel discernimento vocazionale, per questo anno, due giovani – si legge nella nota -. La nuova Comunità è stata affidata ad un Responsabile, nella persona di don Antonio Peduto, il quale nel presentare il nuovo percorso diocesano ha arguito che «l’anno propedeutico è un tempo di grazia che il Signore concede a quanti vogliono riflettere ed interrogarsi sul proprio vissuto, sulle proprie scelte. È un tempo in cui prendere confidenza con gli spazi che abitiamo, con i luoghi predisposti per questo percorso; un tempo da vivere insieme, in comunità, in modo da aiutare quanti sono orientati non solo al Seminario ma ad un discernimento vocazionale integrale, ad abbracciare, dopo aver raggiunto una certa maturità, consapevolmente, la successiva vita sacerdotale o quella il Signore vorrà per ciascuno».
Nel corso dell’incontro – prosegue – è stato precisato che questo Cammino è suddiviso in tre tappe in modo da avere un ingresso graduale e un impatto differente della vita comunitaria che caratterizza i Seminari. Inoltre sono stati presentati tutti coloro che collaboreranno in questo percorso: le suore, i docenti che non si limiteranno semplicemente a fornire nozioni, ma a creare relazioni, ascoltare le esigenze di questi due giovani.

Le materie previste sono: 1. Nozioni di filosofia, affidata al Rev. do Sac. don Fabrizio Cotardo; 2. Lingua italiana, affidata alla Prof. ssa Mariantonietta Pelle; 3. Lingua latina, affidata alla Prof.ssa Silvana Pollichieni; 4. Lingua greca, affidata al Rev.do Sac. don Bruno Cirillo. Ai docenti si affiancherà anche la figura di una psicologa che terrà alcuni incontri personali con i due giovani in modo da poter delineare, così come previsto dalla Ratio fundamentalis del Dicastero per il Clero, un profilo della personalità.
Lo stesso don Peduto – si legge ancora -, nel presentare queste figure di supporto, ha sottolineato «come la figura di sacerdoti, e di laici impegnati, al di là delle competenze e della professionalità di ciascuno, possa essere per i giovani prossimità e sostegno nel cammino che hanno intrapreso».
Oltre alla formazione umana ed intellettuale, grande spazio è dato alla formazione spirituale: sono presenti momenti di preghiera comunitaria, come la Celebrazione Eucaristica e la recita della Liturgia delle ore; oltre che momenti di preghiera e relazioni personali con il Signore.
Altro aspetto fondamentale è quello della formazione pastorale. Difatti i ragazzi abiteranno le loro Parrocchie e, con l’aiuto e il supporto dei loro parroci, vivranno a pieno la loro vita e quella dei movimenti che le caratterizzano.
Al termine dell’incontro vi è stata la Celebrazione eucaristica nella Cappella maggiore del Seminario diocesano presieduta da Mons. Oliva, il quale, nel corso della sua Omelia, ha sottolineato l’importanza della preghiera quotidiana per le vocazioni: «pregare per le vocazioni sacerdotali diviene un modo per presentare al Signore quanto sta particolarmente a cuore alla nostra Chiesa. È un impegno che tocca tutti, a cominciare da me Vescovo che ne sono il primo responsabile». Il Vescovo ha poi continuato: «Si sensibilizzi la Comunità a sentire il bisogno di pregare per le vocazioni, sapendo che la preghiera perseverante possiede in sé tanta forza ed il Signore non mancherà di ascoltarci».