Cuzzupi: infanzia e primo ciclo d’istruzione, Indicazioni Nazionali sulla strada giusta. Ai docenti la dovuta autorevolezza!

“Abbiamo letto con attenzione la bozza delle Nuove Indicazioni per la scuola dell’infanzia e primo ciclo proposte dal Ministro Valditara e sulle quali il CSPI dovrà esprimere il proprio parere. Quello che, a nostro avviso, emerge la volontà di dare all’insegnamento un respiro più ampio e moderno nel solco e nell’orgoglio delle nostre peculiarità e tradizioni. Il tutto riconoscendo ai docenti la centralità e il ruolo di guida che essi meritano e che per troppo tempo è apparso come un orpello superfluo”.

È questo il primo commento del Segretario Nazionale UGL Scuola, nonché Componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, Ornella Cuzzupi, in merito alle indicazioni nazionali per il curriculo della scuola d’infanzia e quelle del primo ciclo.

“La scuola ha l’obbligo d’avere obiettivi ambiziosi: deve puntare alla creazione di un Paese pronto alle sfide, inclusivo e rispettoso del proprio essere “Nazione” in un ambito cosmopolita. Per fare ciò occorrono modelli che sappiano coniugare educazione e conoscenza. In queste linee ministeriali troviamo ampi aspetti che ci soddisfano e che ricalcano molte nostre segnalazioni. Il metodo d’inquadrare le materie, una didattica chiara, strumenti funzionali accompagnati dalla conoscenza e dall’uso corretto degli stessi, sono aspetti che scuotono profondamente l’istituzione scolastica per troppo tempo rimasta con un’architettura tanto ingessata che ha, inevitabilmente, portato a sminuire l’autorevolezza, e diciamola tutta, la rilevanza dei docenti. Ebbene sono questi ultimi che tornano al centro del processo. È a loro che viene riconosciuto – finalmente – il carattere di guida culturale, educativa e di stimolo di pensiero”.

Il Segretario Cuzzupi apre anche alla disamina delle varie proposte legate alle diverse discipline.

“Ma come si può non essere d’accordo con un insegnamento che fornisca ai ragazzi le basi logiche, strutturate ed espresse con proprietà di linguaggio per affrontare un mondo del lavoro e un quotidiano sempre più globalizzato e multietnico? Come si può non apprezzare l’idea di educare i giovani affinché colgano le circostanze che hanno portato all’attuale realtà sociale? Quale anomalia potrà mai essere riscontrata nell’offrire l’occasione di un confronto con i classici, la conoscenza della nostra lingua, l’apprendimento sin da piccoli delle materie tecnico-scientifiche? Sono, quindi, molti gli aspetti che ci portano ad incitare il ministero e le forze sociali a continuare su questa strada, lavorando tutti per il bene dell’istituzione scolastica, senza pregiudizi – come ripetiamo spesso – con l’intento di valorizzare i talenti e riconoscere al personale della scuola, in modo tangibile e adeguando opportunamente gli organici, l’importanza che merita!”

Federazione Nazionale UGL Scuola