SIDERNO – La cultura e l’impegno delle associazioni come veicolo di rilancio economico e sociale della città e del territorio e come forza trainante anche del settore turistico. E’ questo uno degli obiettivi che sta inseguendo il Corsecom,presieduto da Mario Diano, organismo che comprende molte associazioni e club services della Locride e che ha esaminato nel corso di una recente riunione dei responsabili del suo esecutivo, la necessità di irrobustire il “settore cultura” affiancandolo a quello del turismo. Il coordinamento del settore cultura è attualmente coordinato dalla presidente del Sidus Club, Albarosa Dolfin, da anni impegnata, con la sua associazione, nella riscoperta e nella valorizzazione dei beni culturali del territorio e dal dott. Giovanni Condemi anche lui già da tempo impegnato nel delicato settore. Accanto a loro gli “esperti” del Centro studi del Corsecom che proprio in questi ultimi tempi hanno affrontato una problematica molto importante legata al possibile sviluppo del turismo in un settore che potrebbe diventare prezioso per il territorio, il “turismo della salute”, legato all’ottimo clima esistente lungo la fascia ionica reggina.

 

L’idea che si accomuna al campo della cultura, che ovviamente comprende anche l’archeologia e la storia millenaria della Locride, e del turismo della salute è quella di stimolare d’intesa con gli operatori turistici, quanto più presenze possibili interessate a questi importanti settori utilizzando al meglio tutti i veicoli promozionali possibili. Nella sostanza far conoscere una Locride diversa da quella che, purtroppo, rimane ancora etichettata come uno stereotipo negativo e, quindi, non puntare solamente al turismo balneare che abbraccia un periodo di tempo troppo breve. Nella Locride esiste un enorme patrimonio storico culturale certamente poco conosciuto dal grande pubblico e spesso dalla stragrande maggioranza degli stessi cittadini del territorio interessato. Ed esiste anche un clima ideale per gli anziani. Ecco, dunque,la necessità di non aspettare solo l’arrivo dei turisti “estivi” e farsi carico di iniziative capaci di mettere a fuoco il ricco potenziale che il territorio può offrire proprio sotto l’aspetto climatico e in campo culturale a partire dalla presenza dei beni archeologici, musei compresi, per andare alla scoperta delle enorme ricchezze che si trovano nei borghi antichi. L’obiettivo è quello di allungare la stagione turistica e portare economia e occupazione sul territorio. Una iniziativa non peregrina sulla quale anche gli amministratori locali e regionali dovrebbero appuntare il loro interesse.