Un tormento che sarebbe durato almeno una decina d’anni, con la vittima che quotidianamente avrebbe subito le angherie del vicino, che l’avrebbe minacciata di morte paventando anche l’utilizzo di armi tanto nei suoi confronti che dei suoi familiari.
È quanto ipotizzano i carabinieri di Cirò Marina che ieri, su ordine del Gip del Tribunale di Crotone, hanno eseguito un divieto di avvicinamento a carico di un 53enne del luogo, a cui si contesta il reato di atti persecutori.
Gli investigatori, dopo i primi accertamenti condotti subito dopo la denuncia sporta dalla donna, sostengono che l’uomo abbia pedinato ed insultato la vicina, abbia messo in casa musica ad altissimo volume, anche di notte; e poi lanci di petardi lanciati e persino atti osceni.
Tutti elementi che per i militari farebbero emergere delle condotte aggressive e vessatorie che non si sarebbero fermate nemmeno davanti ai parenti della vittima.
Il quadro raccolto è stato dunque condiviso dalla Procura della Repubblica di Crotone, che ha avanzato la richiesta di emissione di una misura cautelare a carico dell’indagato.
Richiesta poi accolta dal Giudice per le indagini preliminari che ha quindi stabilito che il 53enne non debba avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna, ad una distanza di almeno 500 metri, e ha disposto anche che gli venisse applicato il braccialetto elettronico.
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