Si va verso un decreto ad hoc – e non un’ordinanza del ministero della Salute – per stabilire le nuove misure restrittive per i giorni successivi all’Epifania. Un Consiglio dei ministri è previsto per questa sera alle 21.

Una zona gialla ‘rafforzata’ nei giorni feriali – con il divieto di spostamento tra le regioni e la conferma della regola che prevede la possibilità di spostarsi verso un’altra abitazione nella regione per massimo due persone – e una zona arancione nel fine settimana.

E’ questa, secondo quanto si apprendel’impostazione del nuovo decreto che andrà in Consiglio dei ministri e sarà in vigore fino al 15 gennaio. Il testo prevede anche l’abbassamento della soglia dell’Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce e che sarà in vigore da lunedì 11: con Rt ad 1 si andrà in zona arancione e con l’Rt a 1,25 in zona rossa.

Il ministro della Salute Roberto Speranza porterà in Cdm l’inasprimento delle soglie dell’Rt che definiscono il passaggio di una regione in fascia arancione o rossa, ha detto il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia a ‘La vita in diretta’ sottolineando che gli interventi fatti a Natale “hanno evitato che ci fosse in Italia il liberi tutti”. La revisione della soglia del Rt (con 1 in zona arancione e con 1,25 in zona rossa, ndr) “è stata condivisa da tutte le regioni – ha aggiunto Boccia – perché tutti condividiamo la necessità di far scattare immediatamente le misure più restrittive quando si va oltre l’1”.

Resta il nodo scuole superiori. Il governo vuole riaprire il 7, ma le Regioni vanno in ordine sparso. Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno deciso lezioni a distanza fino al 31 gennaio, in Campania aule chiuse fino all’11. In Toscana si riparte il 7.

Intanto, sono 10.800 i nuovi casi in Italia in 24 ore, 348 le vittime. Invariato rispetto a ieri il tasso di positività, fermo al 13,8%.

ansa.it

A man and a woman in an via del Corso empty during a complete lockdown for New Year’s Eve celebrations as part of efforts put in place to curb the spread of the coronavirus disease, in Rome, Italy, 1 January 2021, ANSA/GIUSEPPE LAMI