Cala il gelo attorno al tavolo del primo vero Consiglio dei ministri dell’era Draghi. Roberto Speranza apre la riunione di governo con una relazione. È cruda. Dolorosa, per certi versi, perché spegne le speranze “aperturiste” del centrodestra e dei renziani. L’Iss, ricorda il responsabile della Salute, stima la diffusione della variante inglese al 17,8%. Una tendenza “in crescita”, visto che corre del 39% più di tutte le altre mutazioni. Non possiamo allentare le misure, sostiene. E vanno “quantomeno” conservate le attuali. Anzi, la scelta delle prossime ore sembra ridursi essenzialmente a questo bivio: ribadire il meccanismo dei colori. Oppure sospendere a tempo questo meccanismo, imponendo una stretta omogenea nazionale di un paio di settimane.