R. e P.

Si è svolto presso il Tribunale di Locri il 28 Ottobre 2023 il XII incontro ,del Corso Biennale per l’iscrizione nell’Elenco Unico Nazionale delle difese d’ufficio,organizzato dal COA di Locri ,dedicato alla Procedura Penale e riguardante i seguenti argomenti:  “Giustizia riparativa nella riforma Cartabia;
I metodi alternativi di definizione del procedimento; Le ricadute processuali dell’estinzione del reato per condotte riparatorie;( art.162 ter cp); La particolare tenuita’ del fatto; I lavori di pubblica utilità come misura alternativa prevista dal cds”.

Relatore dell’evento formativo e’ stato l’avv.Angelo Francesco Macrì,stimato collega penalista del foro di Locri, nonché(componente esterno della Commissione del Corso biennale difensori di ufficio e componente della CPO presso il COA di Locri) il quale con una disamina della normativa prevista dagli artt. 42-67 del D. Lgs. 150/2022, e dagli articoli 129 bis c.p.p. e 15 bis O.P. ha evidenziato, che il più noto esperimento di giustizia riparativa avvenuto in Italia risale al 2007 ed è durato 8 anni, su iniziativa del gesuita Guido Betagna e dei docenti Adolfo Ceretti e Claudia Mazzuccato dell’Università Cattolica di Milano. I tre fecero da mediatori tra parenti di vittime del terrorismo ed ex partecipanti alla lotta armata. Esperienza raccolta in un volume “Il libro dell’incontro- Vittime e responsabili della lotta armata a confronto”.

Ceretti ha dichiarato: “la finalità era quella di iniziare un percorso tra chi aveva subito un male terribile e che quel male l’aveva causato” . Tra le vittime del terrorismo ha ricordato Walter Tobagi, ucciso nel maggio del 1980 ed il doloroso percorso della figlia Benedetta, che aveva tre anni alla morte del padre, giornalista del Corriere della sera e autrice di un toccante e delicato contributo: “Giustizia riparativa: Spezzare le catene del male”.

Ha citato la testimonianza di Giorgio Bazzega, figlio di un maresciallo ucciso nel 1976 da Walter Alasia. Giorgio Bazzega ha vissuto la prima parte della vita nutrendo sentimenti di vendetta contro Renato Curcio. Entrato a far parte dell’Associazione vittime del terrorismo, partecipa attivamente ad incontri di giustizia riparativa dove vittime e responsabili della lotta armata si incontrano.

In un centro sociale di un quartiere di Milano ha incontrato Renato Curcio che quando l’ha visto ha indietreggiato. Giorgio Bazzega gli ha dato una pacca sulle spalle e gli ha detto “Stai tranquillo non ti faccio nulla, volevo solo guardarti negli occhi, in quel momento ho capito che sono guarito”. Le testimonianze riportate hanno incuriosito e affascinato tutto l’uditorio,che ascoltava con molta attenzione e al tempo stesso ha sollecitato tante riflessioni,sulla complessità di questo istituto giuridico e sulle molteplici implicazioni psicologiche sociologiche ed emotive che riguardano tutti i soggetti coinvolti in questo esperimento sociale/giuridico .

All’ esito dell”incontro l’Avv.Angela Giampaolo coordinatrice del corso ha ringraziato anche a nome del COA di Locri ,l’ avv.Angelo Francesco Macrì complimentandosi per il proficuo contributo e ,dando appuntamento per il prossimo appuntamento formativo per il 4 Novembre ore 9:30 -12:00