Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo DPCM sulle misure per fronteggiare l’emergenza da Coronavirus.

Il testo prevede, ad esempio: forte raccomandazione all’uso di mascherine anche in casa, in presenza di non conviventi; chiusura dei locali a mezzanottefeste nelle abitazioni private sconsigliate se i partecipanti superano le 6 unità.
Sospese le gite scolastiche e disposto lo stop agli sport di contatto a livello amatoriale.
Confermata anche la stretta alla movida: la chiusura dei locali è fissata per le 24 con il divieto di sosta e consumazione all’esterno dei locali dopo le 21, fatto salvo il servizio al tavolo.
Sono vietate le feste in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto, fatte salve quelle conseguenti alle cerimonie civili o religiose, che possono svolgersi con la presenza massima di 30 persone. La partecipazione agli eventi sportivi è fissata nel 15% della capienza di stadi e palazzetti, con il limite massimo di 1000 spettatori per gli eventi all’aperto e 200 per quelli al chiuso. Stesso tetto massimo, 1000 all’aperto e 200 al chiuso, per gli spettacoli teatrali, cinema e concerti. Previsto un alleggerimento della quarantena, che passa da 14 a 10 giorni, e il via libera al tampone unico.

Nuovo DPCM: stop a movida, gite e feste

Divieto di feste private al chiuso o all’aperto e “forte raccomandazione” a evitare di ricevere in casa, per feste, cene o altre occasioni, più di 6 familiari o amici con cui non si conviva: è questa la novità principale del nuovo dpcm firmato nella notte dal premier Giuseppe Conte e dal ministro Roberto Speranza, che sarà in vigore per i prossimi 30 giorni.

MASCHERINE – L’articolo 1 del dpcm stabilisce che “e’ fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con se’ dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonche’ obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi, e comunque con salvezza dei protocolli e delle linee guida anti-contagio previsti per le attivita’ economiche, produttive, amministrative e sociali, nonche’ delle linee guida per il consumo di cibi e bevande“. Dall’obbligo e’ escluso chi fa attivita’ sportiva, i bambini sotto i 6 anni, i soggetti con patologie e disabilita’ incompatibili con l’uso della mascherina. Viene inoltre “fortemente raccomandato” l’utilizzo dei dispositivi “anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi“.

FESTE – Restano chiuse le sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, mentre sono permesse fiere e congressi. La novita’ e’ che sono vietate le feste in tutti i luoghi al chiuso e all’aperto. Restano consentite, con le regole fissate dai protocolli gia’ in vigore, le cerimonie civili o religiose come i matrimoni. Le feste conseguenti alle cerimonie possono invece svolgersi con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti. Nelle abitazioni private e’ “comunque fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi” in numero “superiore a 6“.

MOVIDA – La stretta riguarda bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie. “Le attivita’ dei servizi di ristorazione sono consentite fino alle 24 con servizio al tavolo e sino alle 21 in assenza di servizio al tavolo“. Resta consentita la “ristorazione con consegna a domicilio” e la “ristorazione con asporto” ma “con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dopo le 21“.

CINEMA E CONCERTI – Resta per gli spettacoli il limite di 200 partecipanti al chiuso e di 1000 all’aperto, con il vincolo di un metro tra un posto e l’altro e di assegnazione dei posti a sedere. Sono sospesi gli eventi che implichino assembramenti se non e’ possibile mantenere le distanze. Le regioni e le province autonome possono stabilire, d’intesa con il Ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi. Sono comunque fatte salve le ordinanze gia’ adottate dalle regioni e dalle province autonome.

STADI – Per le competizioni sportive e’ consentita la presenza di pubblico, “con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori” all’aperto e 200 al chiuso. Va garantita la distanza di un metro e la misurazione della febbre all’ingresso. Le regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti; con riferimento al numero massimo di spettatori per gli eventi e le competizioni sportive non all’aperto, sono in ogni caso fatte salve le ordinanze gia’ adottate dalle regioni e dalle province autonome.

SPORT – Sono vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attivita’ connesse agli sport di contatto aventi carattere amatoriale. Gli sport di contatto sono consentiti, si leggeva nella bozza circolata nelle ore precedenti, “da parte delle societa’ professionistiche e ‒ a livello sia agonistico che di base ‒ dalle associazioni e societa’ dilettantistiche riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP), nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in settori analoghi“.

GITE SCOLASTICHE – “Sono sospesi i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attivita’ inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, nonche’ le attivita’ di tirocinio“.