I pazienti positivi al Covid 19, ma con pochi sintomi o del tutto asintomatici, saranno trattati a casa con una combinazione di antibiotici ed antimalarici. E’ di ieri la notizia della sperimentazione avviata in Calabria sui pazienti positivi ma non ospedalizzati.

A spiegare come funziona, alle telecamere di Rai3, è stato il dirigente generale del Dipartimento Tutela salute della Regione Calabria Antonio Belcastro. “Ad oggi – ha spiegato – abbiamo 217 pazienti in isolamento domiciliare e positivi, perché hanno pochi sintomi o nessun sintomo, dunque non hanno bisogno di ospedalizzazione. A loro verrà somministrato un doppio farmaco, seguendo recentissime evidenze scientifiche ottenute su un campione di 25 persone. Si sostiene, e sarà verificato, che con la somministrazione per 5 giorni di questi due farmaci (un antibiotico ed un antimalarico già in commercio) al sesto giorno, rifatto il tampone, il paziente risulta negativo“.

“Questo – sostiene Belcastro – è fondamentale, per due motivi: primo perché tratteremo praticamente il doppio dei pazienti che abbiamo ospedalizzato; secondo perché se questo trattamento risulterà efficace, eviteremo che tante delle persone positive ma con pochi sintomi si aggravino, e dunque abbiano necessità di essere ospedalizzate. L’obiettivo è combattere e vincere la battaglia sul territorio, evitando che tante persone si aggravino e finiscano in ospedale, anche perché abbiamo visto che una volta in ospedale, il passaggio dalla degenza ordinaria alla semi-intensiva e poi alla intensiva possa essere molto repentino. Inoltre la nostra battaglia passa anche dal numero dei tamponi effettuati: abbiamo fatto 200 tamponi in più rispetto al giorno precedente, e fare più tamponi vuol dire individuare un numero maggiore di positivi e aumentare il numero delle persone in siolamento”.

Il protocollo è stato steso dall’Unità operativa di Malattie infettive e tropicali del policlinico “Mater Domini” e dalla Cattedra di malattie infettive dell’università “Magna Graecia” di Catanzaro, dirette dal prof. Carlo Torti, con la consulenza scientifica del prof. Aldo Quattrone.

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