Ha scatenato enormi polemiche la dichiarazione dell’infettivologo Massimo Galli (“nel mio reparto è invaso di pazienti con la variante inglese”), poi smentita dall’ospedale Sacco. Già ieri il virologo Roberto Burioni aveva bacchetto i colleghi, definendola una “moda” quella di andare in televisione sparando frasi allarmistiche e provocando eccessive preoccupazioni senza alcun fondamento scientifico e statistico. A questo pensiero si è unito anche Matteo Bassetti, direttore di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, che con un post pubblicato sui social ha affermato: “ho appena finito di vedere tutti i pazienti ricoverati qui nel mio reparto al San Martino, come faccio ogni giorno da oltre un anno. Abbiamo anche qualche caso di varianti inglesi, che non rappresentano la maggioranza. I pazienti con queste varianti hanno un andamento clinico come tutti gli altri senza particolari differenze. Trovo Importante vigilare sul problema varianti, ma non terrorizzare la gente. Questa è la differenza tra chi fa il medico in corsia e chi si considera o è considerato esperto dalla stampa e dalla politica, ma pazienti non ne ha visti e non ne vede. Per affrontare questa infezione, come peraltro per tutte le altre, ci vuole calma, organizzazione e conoscenza.

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