Una somministrazione precoce dell’eparina nei pazienti positivi al Covid 19 e sintomatici può abbattere di molto l’esito fatale di questo virus. Ne è convinto Salvatore Spagnolo, cardiochirurgo di fama mondiale, originario di Simeri Crichi e tra l’altro primario della divisione di Cardiochirurgia del Policlinico di Monza e co-responsabile dell’Istituto clinico ligure di Alta specialità cardiochirurgica di Rapallo, in Liguria.

Spagnolo è uno dei massimi esperti di embolia polmonare acuta, ed ha notato una correlazione (poi confermata a livello scientifico) tra Covid 19 ed embolia polmonare. “In pratica – spiega – il Covid 19, oltre a provocare la polmonite provoca anche dei trombi, dei coaguli. E questa azione combinata – sostiene – è la ragione per cui avvengono morti così frequenti e così rapide, che non si spiegano con la sola polmonite, per quanto grave”.

“Da un mese circa – prosegue – ai pazienti ricoverati viene somministrata dell’eparina, un anticoagulante; e questo ha già aiutato molto nella limitazione dei danni prodotti all’organismo dal Covid 19. Ebbene, il mio suggerimento alla comunità scientifica è che la somministrazione di eparina venga anticipata alla prima comparsa della febbre, per evitare alla radice la formazione di coaguli, e dunque dover affrontare in ospedale le sole polmoniti”

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