I finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro hanno eseguito un decreto emesso dal Tribunale di Catanzaro – Sezione per l’applicazione delle Misure di Prevenzione con cui è stata disposta la confisca di 3 società e relativi patrimoni aziendali, comprendenti numerosi autoveicoli, 3 unità immobiliari e conti correnti, per un valore stimato di 630 mila euro, riconducibili ad un soggetto ritenuto contiguo alla cosca “Forastefano-Abbruzzese”, e che rientrerebbe nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità qualificata”.
Il provvedimento è stato emesso sulla base delle indagini economico-patrimoniali coordinate dalla Dda ed eseguiti dagli specialisti della Sezione misure di prevenzione – Gruppo investigazione criminalità organizzata (Gico) del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, in relazione alla posizione reddituale del destinatario e dei familiari per verificare la effettiva disponibilità, la provenienza dei beni e la sproporzione del relativo valore rispetto ai redditi dichiarati e all’attività lavorativa.
I beni confiscati erano stati già stati sottoposti a sequestro nell’ottobre 2024.
Il soggetto destinatario del provvedimento era stato coinvolto nelle operazioni denominate Gentleman II, Kossa e Athena, che hanno riguardato la cosca Forastefano – Abbruzzese operante nella Sibaritide (Cosenza), nei quali, rispettivamente, sono stati ipotizzati i reati di partecipazione all’associazione dedita all’importazione internazionale di sostanze stupefacenti, truffa ai danni dello Stato e violenza privata, tutti reati aggravati dall’agevolazione alla cosca e commessi nel periodo compreso il 2017 e il 2023.
I procedimenti sono attualmente nella fase di giudizio, e in particolare il processo “Gentleman II”, nel quale l’attività di indagine è stata caratterizzata dall’utilizzazione degli strumenti della cooperazione internazionale, pende in fase di trattazione del giudizio abbreviato davanti al Gup di Catanzaro, come il processo “Athena” pende in fase di trattazione del giudizio abbreviato, mentre quello “Kossa” è in fase di giudizio di appello proposto contro la sentenza di condanna.
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