Il presidente del Consiglio ha dichiarato alla Camera che il governo potrebbe decidere ulteriori restrizioni “nell’arco di almeno due settimane“, ovvero il tempo di valutare gli effetti del nuovo Dpcm. Una tregua dello stesso periodo, 15 giorni, è stata chiesta anche a Italia Viva che chiedeva di modificare il Dpcm sul tema delle aperture.

“Diamo il tempo alle misure restrittive appena approvate di dispiegare appieno i loro effetti”, ha dichiarato il premier ai sindacati, come riporta Ansa. La strategia è quella di attendere quindi, con l’obiettivo di riportare la curva “sotto controllo” e provare a riaprire, cautamente, entro Natale.

Dunque, quello che si prospetta in Italia, come riporta oggi anche il Messaggero, è un “lockdown morbido” con nuove chiusure di circa un mese a partire dal 9 novembre.