Con una richiesta di inversione dell’ordine del giorno della consigliera Pasqualina Straface il Consiglio regionale ha esaminato ed approvato la proposta di legge, sottoscritta dalla stessa Straface e dal consigliere di Azione, Giuseppe Graziano recante la “Istituzione del Parco naturale regionale Valle del Coriglianeto”. Un provvedimento rispetto al quale il consigliere Pd Ernesto Alecci ha sollevato motivi di opportunità. “Nessun preconcetto sul merito del provvedimento – ha sostenuto Alecci – ma per opportunità politica sarebbe stato opportuno il rinvio dell’approvazione, considerato il coinvolgimento della stessa Straface nelle elezioni amministrative del territorio di Corigliano Rossano”. Sulle perplessità sollevate da Alecci è intervenuto il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso informando che la proposta di inserimento non solo era stata discussa in conferenza dei capigruppo, ma risultava calendarizzata da tempo. Giuseppe Graziano (Azione), da cofirmatario della legge, ha sottolineato che non sono state ancora presentate le liste e la candidatura della stessa Straface a sindaco non è stata ancora ufficializzata, ma soprattutto ha evidenziato la necessità della tutela di quell’area.

“Ogni proposta di legge ha in sé una validità più o meno forte e una condivisibilità. – ha affermato Ferdinando Laghi secondo cui “il valore della tutela del territorio, è un valore assoluto a vantaggio delle popolazioni calabresi”. Approvata all’unanimità la proposta di legge, di iniziativa della Giunta regionale recante “Disposizioni per il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni”. “Una legge che sostiene i diritti dell’infanzia – ha detto la relatrice Pasqualina Straface (Forza Italia) – favorisce lo sviluppo psicofisico e l’adeguata crescita educativa delle bambine e dei bambini, quali soggetti titolari di diritti, senza distinzione alcuna di genere, sesso, etnia, età, disabilità e orientamento religioso delle famiglie, garantendo pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco”. Nella sua relazione Straface ha espresso parole di apprezzamento per l’azione dell’assessore regionale Giusy Princi, “che con autorevolezza, determinazione e passione – ha detto – ha portato avanti questo disegno di legge che rappresenterà una svolta per l’intera Calabria”. Dai banchi della minoranza, Amalia Bruni (Pd) ha riconosciuto che con l’approvazione di questa legge “la Regione acquisisce un proprio ruolo nella governance di un sistema integrato di educazione-istruzione, dalla nascita fino ai sei anni in coerenza con la normativa nazionale”. La Bruni ha però chiesto conto di cosa succederà quando saranno stati utilizzati tutti i fondi di trasferimento statale che non erano stati spesi in precedenza. Ha risposto la stessa Princi che oltre ai 22 milioni di euro già destinati ha informato che l’attuale Giunta ha definito un finanziamento di 17 milioni di euro “che ci consentono – ha spiegato – di accedere al piano nazionale pluriennale e quindi di raggiungere la quota complessiva di ottanta milioni di euro. Per i prossimi anni con il Piano d’azione del dipartimento istruzione, abbiamo previsto ventidue milioni di euro che vanno a prevedere l’attivazione di sezioni primavera e contributi da destinare alle famiglie meno abbienti per la gratuità”. Apprezzamenti al provvedimento sono stai espressi anche dal consigliere Pd Ernesto Alecci. “Finalmente tutte le strutture per l’infanzia dovranno avere gli stessi requisiti – ha affermato il consigliere Pd – e non ci saranno più bambini di serie A e di serie B in Calabria. Si curerà e si starà attenti a tutto il percorso formativo, senza discriminazioni cercando di tutelare anche il diritto allo studio e alle pari opportunità”.

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