SIDERNO – Il consigliere di minoranza Pietro Sgarlato, in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale di Siderno, ha messo alle corde la maggioranza costringendo l’assise a rinviare l’approvazione del bilancio con alcune argomentazioni che. dopo una breve sospensione della seduta, hanno convinto tutti della necessità del rinvio. “Il termine previsto dalla legge per la richiesta della riduzione dell’aliquota Tari – ha fatto presente Sgarlato- doveva essere approvato dal civico consesso entro il 31 marzo e tutto questo non è accaduto anche se il collegio dei revisori dei conti si era già espresso giorno 1 marzo quindi pienamente nei termini previsti dalla normativa vigente”. Lo slittamento di 20 giorni della data di approvazione disposto dagli organismi competenti consentiva al Comune la sua regolare approvazione in questa seduta però La mancata approvazione della tariffa Tari , nei termini previsti, ha provocato un intoppo di notevole portata perchè il bilancio era stato redatto tenendo conto di un variamento delle tariffe della Tari cosa della quale, invece l’Ente non potrà beneficiare, almeno per il momento,perchè ciò poteva aver luogo solamente se l’approvazione veniva fatta entro il 31 marzo. In effetti il nuovo bilancio di previsione – giusto quanto ha evidenziato Sgarlato – non poteva essere stilato con conteggi derivanti da una tariffa diversa dalla precedente ma con quella attualmente in atto salvo poi a modificarla successivamente con un altro consiglio comunale convocato “ad hoc” . L’argomento evidenziato da Pietro Sgarlato, non appena l’assessore al bilancio Gianni Lanzafame, ha cercato di iniziare la sua relazione, non faceva un grinza ed ecco quindi la necessità, arrivata da una sospensione del consiglio, di rinviare l’approvazione, e quindi la seduta, ad altra data . Un brutto inghippo perchè, adesso, resta ovvia la necessità di approvare il bilancio nei termini di legge ( la proroga concessa è di 20 giorni dal 6 aprile, data di una circolare della Prefettura) altrimenti si profila il rischio della nomina di un commissario ad hoc. Sulla vicenda il sindaco Pietro Fuda ha voluto assumersi “tutte le responsabilità dell’errore tecnico –politico” rimarcando però il fatto che, con l’attuale Amministrazione, malgrado le varie critiche dell’opposizione, si sono sbloccati, dopo tanti anni, decine di cantieri portando a compimento progetti che giacevano nei cassetti . Un merito questo che nessuno può disconoscere – ha precisato il sindaco – anche se in molti fanno il tiro al bersaglio sull’esecutivo. E la puntualizzazione di Pietro Fuda non arrivava a caso perchè dalle file dell’opposizione e in particolare dallo stesso consigliere Pietro Sgarlato e poi a seguire da parte dei consiglieri Carlo Fuda, Maria Teresa Fragomeni, e soprattutto dallo stesso Vincenzo De Leo ex compagno di cordata, sono arrivate richieste esplicite di un azzeramento della giunta e finanche dell’individuazione dei responsabili dell’increscioso errore che potrebbe provocare pesanti conseguenze. Adesso, infatti, c’è la corsa contro il tempo per rimediare alla delicata situazione e rimodulare il bilancio. Un compito non impossibile ( Fuda ha precisato che se non lo si farà “è bene andare tutti a casa” ) ma non facile, anche perchè, stando a qualche ammissione dello stesso sindaco, ci sarebbero delle discordanze di vedute, anche se poi sanate, tra i revisori che devono, adesso, nuovamente dare il loro nulla osta. Insomma una situazione delicata arrivata da un consiglio che, malgrado la precaria situazione numerica della maggioranza doveva in ogni caso essere abbastanza tranquillo. Invece si è tramutato in una vera e propria corsa ad ostacoli che metterà ancora una volta alla prova il sindaco di Siderno, Pietro Fuda chiamato a mettere una pezza sulla delicata vicenda che ha già scatenato gli “strali” dell’opposizione con alcuni comunicati di cui ci occuperemo nella edizione di domani.

Aristide Bava