Si accende il dibattito sulle concessioni balneari in Calabria dopo la recente sentenza del TAR che ha dichiarato illegittime le proroghe demaniali concesse dal Comune di Soverato, imponendo l’obbligo di gare pubbliche in linea con la normativa europea. Una decisione che arriva a ridosso dell’avvio della stagione estiva e che rischia di creare instabilità in un settore chiave per l’economia regionale.
A intervenire sulla vicenda è Giuseppe Nucera, presidente di Assobalneari Calabria – Federturismo Confindustria, che richiama all’equilibrio tra legalità e salvaguardia delle imprese.
“Serve equilibrio e responsabilità per il futuro del comparto balneare,” afferma Nucera. “Dietro ogni concessione ci sono famiglie, lavoratori, investimenti e anni di sacrifici. Non possiamo permettere che tutto questo venga spazzato via senza una riflessione seria e condivisa”.
Al centro della questione, anche il caso dell’azienda Ranieri, realtà storica e solida del territorio soveratese, finita nel mirino della sentenza.
“L’azienda Ranieri è un fiore all’occhiello per la Calabria”, prosegue Nucera. “Ha investito con serietà, ha generato occupazione e ha contribuito alla crescita economica e turistica della nostra regione. La dottoressa Azzurra Ranieri ha dimostrato determinazione e visione, esportando il modello imprenditoriale anche oltre i confini regionali”.
Il presidente di Assobalneari punta il dito contro le rigidità amministrative che, a suo dire, rischiano di compromettere il dialogo istituzionale e la stabilità delle imprese.
“Le amministrazioni locali devono accompagnare il tessuto imprenditoriale con buon senso. Serve dialogo, non rigidità. Le regole vanno rispettate, ma devono essere applicate tenendo conto del contesto in continua evoluzione”.
Nucera auspica una soluzione che tuteli gli operatori del settore, nel rispetto delle normative e delle sentenze, ma senza compromettere la continuità del lavoro.
“Le leggi vanno rispettate, così come le decisioni dei tribunali. Ma non possiamo ignorare che il contesto oggi è profondamente diverso da quello in cui sono state scritte. È necessario che le istituzioni, locali e nazionali, si assumano la responsabilità di trovare una via d’uscita concreta e condivisa. Proteggere il comparto balneare significa proteggere una delle colonne portanti dell’economia calabrese.”
Con l’estate alle porte, la partita delle concessioni balneari resta aperta e sempre più centrale nel dibattito politico e istituzionale. L’auspicio è che prevalga il buon senso, affinché legalità e sviluppo possano viaggiare insieme.