Non solo i 12 apostoli, ma anche altri 72 discepoli sono mandati da Gesù ad annunciare il VANGELO. La messe è molta ma gli operai sono pochi. Bisogna raggiungere tutti e bisogna perciò essere in tanti. Annunciare non è solo compito del papa, dei vescovi e dei preti, ma di tutti i BATTEZZATI.

Qual è il luogo della missione del cristiano oggi? Una volta si pensava che i luoghi di missione fossero i paesi lontani, quelli non ancora evangelizzati. Oggi invece dobbiamo riconoscere che anche le nostre CITTA’ sono luoghi di missione: la fede si è andata SGRETOLANDO e si è instaurato un costume di vita che di cristiano ha ben poco.
Gesù dà delle REGOLE per la buona riuscita di questa missione: per partire, per non disperdere il tesoro affidatoci, dobbiamo essere LIBERI, abbandonare le nostre sicurezze senza aspettarci ricompense, senza scoraggiarci per le sconfitte e senza esaltarci di fronte ai successi. Andiamo in mezzo ai LUPI con la dolcezza degli agnelli, indifesi. Il discepolo sa di non avere garantito il successo. A lui è affidata la SEMINA della Parola.
Il missionario non fa PUBBLICITA’ per un prodotto, né è sicuro di venire accolto per il semplice fatto che il suo è il prodotto migliore. Non si meraviglia se la sua presenza e la sua attività gli procurerà RESISTENZE, proteste, opposizioni. L’attività missionaria ha sempre incontrato difficoltà e freni, anzi il rifiuto va messo in conto in anticipo. Il discepolo sa che l’annuncio del vangelo richiede TEMPI LUNGHI e che non va d’accordo con i compromessi e l’impazienza. E’ LUI che converte i cuori, noi siamo semplici strumenti, delle matite con cui Dio vuole scrivere nel cuore degli uomini.

Preghiamo il Signore perché susciti veri cristiani-apostoli, che faccia di noi dei veri annunciatori. E impegniamoci tutti ad esserlo.

D. Enzo Ruggiero

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