COMMENTO AL VANGELO XII DOMENICA ORDINARIA B
Due DOMANDE primeggiano nel vangelo di oggi. Quella di Cristo che chiede: “Non avete ancora fede?” e quella dei discepoli che si domandano chi sia Gesù. Al tramonto della giornata, quando le tenebre, simbolo del male, stanno per avvolgere tutti, Gesù sulla barca con i suoi discepoli passa all’altra riva.

 

Una TEMPESTA li sorprende, mentre Cristo tranquillo dorme a poppa. La PAURA investe i discepoli che si sentono smarriti di fronte all’apparente indifferenza del Maestro. “Non ti importa che moriamo?” chiedono e in queste parole risuona il nostro interrogativo su dove sia Dio quando soffriamo. Gesù interviene riportando la quiete ed ecco lo STUPORE degli apostoli; la loro domanda che si apre sul mistero di Cristo dimostra che non hanno ancora capito chi sia Gesù: colui che ha operato un tale prodigio non può che essere DIVINO. Il destarsi dal sonno mentre infuria l’uragano è analogo al suo “alzarsi” dal sonno della morte nel sepolcro. Il Messia che libera dalla paura i discepoli impauriti è il Cristo RISORTO che ci viene incontro nelle tante bufere della storia.
Il mare in tempesta è per noi simbolo della VITA umana con le sue difficoltà, la paura di venire travolti, la prospettiva finale della morte. A volte siamo angosciati, sentiamo che non ce la facciamo più e il Signore sembra lontano, sordo alle nostre preghiere. Sembra che Gesù dorma mentre la BARCA della nostra vita va a fondo. Anche la FEDE viene travolta dalle acque: Dio c’è, ci credo, ma non so dove sia e cosa faccia. C’è, ma si ha l’impressione che non gli importi nulla di noi.
“Non avete ancora fede”? Spesso la nostra piccola fede è legata a un patto assicurativo: se tutto va bene Dio esiste, ma se le cose vanno male ecco che Dio mi appare come un sadico onnipotente che non si cura di me. Se la mia vita funziona, Dio è buono; se la mia vita è tribolata, Dio è malvagio. Se non risolve i miei problemi allora vuol dire che si è addormentato. Mi viene da pensare che in questi casi non è addormentato Gesù, ma la nostra FEDE. Fidiamoci di Lui, anche se la nostra barca fa acqua. Nelle tempeste e nelle oscurità ricordiamoci delle parole di S.Teresa: Nulla ti turbi, nulla ti spaventi. Chi ha Dio nulla gli manca. Perché Dio solo Basta.
d. Enzo Ruggiero

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