Oggi celebriamo la solennità del Corpo e Sangue di Cristo. E’ dunque la festa dell’Eucaristia. L’Eucaristia è il DONO più grande, il dono per eccellenza, poiché è Gesù stesso che si dona a noi nelle sembianze del pane e del vino. La festa di oggi è l’occasione per porre alcune domande: come viviamo noi l’Eucaristia? Come una devozione o una necessità? Come un appuntamento importante della settimana o come un peso, una specie di tassa da pagare a Dio? Come un RITO, una cerimonia di cui siamo solo spettatori oppure come una scuola di vita, un modo per ricaricare la nostra vita spirituale?

Il vangelo di oggi ci parla dell’Eucaristia, di cui il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci è un’anticipazione profetica. Gesù prende i pani, alza gli occhi al cielo, li benedice, li spezza e li distribuisce. Tutti questi gesti saranno ripetuti nell’Ultima Cena. Il vangelo conclude che “tutti mangiarono a sazietà”. L’Eucaristia, solo l’Eucaristia, può SAZIARE ogni nostro desiderio. Tutto il resto, anche le ricchezze e i beni di questo mondo, ci lasceranno sempre vuoti e insoddisfatti.
Bisogna fare attenzione, però, perché nutrirci dell’Eucaristia significa entrare in SINTONIA con Gesù, assimilare il suo stile di vita, le sue scelte e il suo comportamento. Quel pane vivo è VITA DONATA, offerta per gli altri, e questo può fare paura perché noi preferiamo starcene tranquilli, non cambiare nulla, specialmente dentro le nostre comodità e abitudini. Gesù nell’Eucaristia non ci comunica solo il suo esempio o il suo incoraggiamento, ma dona tutto SE STESSO, vivo e vero. Non ci dà solo qualcosa di suo, ma la sua stessa persona. Gesù non vuole essere ammirato: vuole essere mangiato. E noi mangiamo lo stesso pane per vivere nello stesso amore con Lui e con il prossimo.

D. Enzo Ruggiero

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