COMMENTO AL VANGELO IV DOMENICA QUARESIMA (B) NICODEMO, un capo dei farisei, incontra Gesù. Gesù lo chiama Rabbi, cioè Maestro in Israele, quindi una personalità molto rappresentativa. Questo intellettuale, uomo di cultura, molto influente ha in sé qualcosa che lo rende moderno: è uno spirito inquieto, in cerca della VERITA’. Mosso dal desiderio di parlare con Gesù si reca da lui di notte e ha un dialogo lungo, aperto e denso con domande e risposte.
Gesù gli dice che in Dio c’è un grande progetto d’amore. Dio ama infinitamente il mondo e lo vuole salvare attraverso una via misteriosa: è la via del Figlio suo Gesù che Egli ha mandato sulla terra e che darà la sua vita per noi. E’ la via della CROCE. Gesù gli parla apertamente di sé e della necessità di credere in Lui, accettando il disegno che il Padre vuole realizzare attraverso di Lui come la via per entrare nella vita eterna.
Dalla croce e solo dalla croce giunge a noi uomini la SALVEZZA. La salvezza proviene da una sconfitta umana, da questo tremendo delitto, dall’apparente trionfo del male. La croce non è un raccapricciante strumento di tortura che suscita devozione, ma la MISURA dell’amore di Dio per noi. Nella croce risplende l’infinito amore trinitario per ciascuno di noi, l’infinito amore del Padre che ci dona il Figlio. Ecco perché la croce salva. Perché manifesta il supremo amore di Dio per noi. Ma affinché la salvezza che viene dalla croce operi in noi e sia efficace, è necessaria la FEDE. La fede non può essere confusa con quella conoscenza puramente intellettuale o con quella simpatia puramente sentimentale per Gesù. La fede è molto di più. E’ un uscire da se stessi e un gettarsi in Gesù, abbracciandolo in tutta la sua autenticità e radicalità.
La salvezza viene dalla croce perché nella croce si esprime tutto l’amore di Dio per noi, ma questa salvezza opera in noi mediante la fede, che è vera e autentica se comporta per noi la morte al peccato e la risurrezione a una vita nuova. La strada della crocifissione del CUORE è rifiutata dagli uomini oggi. Chi non accetta la croce nella propria vita non può salvarsi. Dio ci conceda questa grande grazia di accettare che la sua croce operi in noi efficacemente.
d. Enzo Ruggiero

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