Pensando ad un conto corrente business si tende a pensare ad uno strumento indicato per le grandi impresa: la realtà è ben diversa, perché esistono delle soluzioni pensate appositamente per realtà di dimensione diversa, ma che hanno comunque bisogno di un conto corrente bancario business per esercitare la loro attività.
Tra questi abbiamo:
- le società di persone
- le ditte individuali
- i liberi professionisti con Partita Iva.
Tutti questi soggetti possono avere necessità diverse, quindi sono previste delle soluzioni che prevedono più o meno funzioni e opzioni.
Per fare questo si possono sfruttare i portali online che confrontano i diversi conti correnti. Ovviamente fra le varie proposte vi sono diverse caratteristiche in comune e anche molte differenze, per esempio un conto corrente libero professionista, sarà indicato al singolo professionista che di solito lavora in proprio e senza ulteriori dipendenti.
Fra le caratteristiche irrinunciabili di un conto corrente aziendale c’è sempre quella della facilità di utilizzo da parte del titolare (o titolari) del conto stesso: quindi deve essere possibile effettuare la varie operazioni in modo semplice e rapido. Per fare questo la soluzione più semplice e offerta da tutti i conti business è quella che permette di accedere al sito internet dell’istituto di credito, avendo in questo modo la possibilità di effettuare diverse operazioni, fra le quali:
- effettuare bonifici;
- domiciliare spese ricorrenti;
- pagare modelli F24;
- controllare l’estratto conto e i movimenti.
Oltre al classico utilizzo tramite personal computer, molte banche offrono per aziende e professionista una soluzione ancora più smart, cioè la possibilità di utilizzare un’app bancaria sul proprio smartphone: in questo modo è possibile operare sul proprio conto corrente direttamente tramite cellulare, in qualsiasi luogo.
Quanto costa
Nel momento in cui si valuta un conto corrente libero professionista o aziendale, bisogna fare attenzione ai costi di apertura e mantenimento: si tratta di fattori determinanti nella scelta, che hanno importanza sia per il singolo professionista che per una grande società. Una buona fetta dei conti riservati agli imprenditori è a costo zero per quel che riguarda l’apertura, mentre le soluzioni offerte sono diverse per il canone mensile: infatti, vi sono le opzioni base che normalmente sono gratuite, mentre le soluzioni più complesse hanno dei costi che variano tra i 10 e i 99 euro mensili in media.
Vediamo qualche esempio pratico: il conto business N26 prevede un’offerta completa di carta ricaricabile dotata di codice IBAN al prezzo di 9,99 euro al mese, mentre Qonto mette a disposizione dei clienti tre diverse possibilità: in questo caso il costo è compreso fra i 9 e i 99 euro mensili, e l’offerta varia in base al numero di utenti autorizzati a compiere operazioni sul conto corrente, oltre alla previsione di limiti diversi per i bonifici e per le carte di debito incluse nel conto stesso. Quindi, un soggetto singolo, come un libero professionista, può riuscire a contenere i costi scegliendo un’opzione con servizi più semplici, ma una realtà più articolata come un’impresa ha bisogno di servizi diversi, probabilmente per esempio di un elevato numero di bonifici da poter eseguire (per pagare fornitori e dipendenti). Alcuni conti prevedono poi un’imposta di bollo che va pagata quando la giacenza media sul conto supera un certo limite.
Carte di pagamento
Sappiamo bene che la classica carta di credito può rivelarsi molto utile in una società o impresa, anche se è sempre più frequente l’utilizzo di carte di debito, che permettono di compiere diverse operazioni allo sportello ATM, compresi i prelievi e i versamenti di contanti e assegni. Per rendere più semplice la gestione della finanza aziendale, vi sono alcune realtà che hanno deciso di riunire in una singola carta tutte le funzionalità che possono essere utili a un’impresa: quindi alcuni conti correnti business prevedono la fornitura di una o più carte di debito che permettono un utilizzo online proprio come le classiche carte di credito.
Nel momento in cui si effettua la scelta di un conto corrente business, vanno anche considerati quanti movimenti e operazioni si effettuano normalmente in un mese, considerando non solo i costi che ne derivano, ma anche la possibilità di utilizzare al di fuori dai confini nazionali la carta di debito o di credito. Bisogna ricordare che non tutte le carte sono utilizzabili in paesi diversi dall’Italia e nel caso i viaggi per lavoro siano frequenti, va preso in considerazione un conto corrente che offra una carta di debito o di credito utilizzabile anche all’estero.
Da non dimenticare poi di controllare i limiti di spesa impostati, quelli di ricarica (per le carte ricaricabili) e l’eventuale possibilità di ottenere delle carte di credito o di debito aggiuntive o persino virtuali.