La tragedia che ieri si è abbattuta sui familiari di Willy Monteiro Duarte mi ha colpito profondamente. Mi ha lasciato scioccato. Un ragazzo che aveva da poco varcato la soglia dei 20 anni, studiava e lavorava, viveva appieno le proprie passioni, le proprie emozioni. Coltivava i propri sogni ed era probabilmente esposto alle tante incertezze che impensieriscono i giovani intenti a costruire il proprio futuro di vita personale e professionale.

All’improvviso gli si è abbattuta addosso una violenza sorda e immotivata. Ci stringiamo tutti vicini alla sua famiglia, alla sua comunità di Paliano, a tutti coloro che l’hanno amato e apprezzato. Ho trasmesso questo sentimento ai suoi genitori, a sua sorella, pur nella consapevolezza che è difficile comprendere fino in fondo l’angoscia procurata da una sofferenza così acuta e dolorosa.

La magistratura sta svolgendo le indagini e la giustizia farà sicuramente il suo corso. Confidiamo che si arrivi presto a condanne certe e severe.

Ma noi nel frattempo come reagiremo? Quali misure adotteremo? Diremo ai nostri figli di volgere la testa dall’altra parte ? Di non intervenire a sedare diverbi o a cercare di proteggere amici più deboli o in evidente difficoltà?

Non credo possa essere questa la risposta, la strada da seguire. Dobbiamo piuttosto moltiplicare gli sforzi, in ogni sede e in ogni contesto, affinché i nostri figli crescano nel culto del rispetto della persona e rifuggano il mito della violenza e della sopraffazione.

Giuseppe Conte fb

“…io chiedo come può un uomo uccidere un suo fratello…Non è contento la belva umana del sangue…”Così Guccini nella canzone Auschwitz,si chiedeva il perché della ferocia del genocidio contro il popolo ebreo.A distanza di decenni dalla follia nazista,rigurgiti di odio da parte di “superuomini”contro il “minoruomo” si registrano in diverse aree geografiche compresa l’Italia.
Non sono serviti milioni di morti e diversi trattati di pace per illuminare le coscienze e formare un mondo di eguali.Ma ciò che ha alimentato il fuoco dell’ odio e della diversità di colore della pelle,è stata la colpevole indifferenza da parte degli Stati ed il torpore di una Chiesa sempre più volubile e friabile difronte al più forte ed al potente,che non hanno saputo frenare il delirio di uomini che non possono essere annoverati nel consorzio civile.Non faremo passi in avanti,se non insorge il popolo quando si verificano questi episodi misti di ignoranza ed arroganza.Per questo invito tutti i sindaci della nostra Jonica e gli aspiranti sindaci ad organizzare una fiaccolata di indignazione sociale.Willy è morto per difendere un suo amico,ha offerto il suo sacrificio per fermare un branco di animali travestiti da umani.Se non facciamo-simbolicamente-nostra la difesa dell’amicizia all’ insegna della solidarietà,siamo più simili a quei cinque mostri;senza attenuante alcuna i nostri figli cresceranno seguendo l’esempio della viltà e dell’ indifferenza,gemello della crudeltà di pochi.

Pino Mammoliti fb