R. e P.
Nel corso di un’approfondita intervista a SkyTG24 Economia, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha affrontato i nodi più rilevanti dell’attuale stagione economica italiana: dalla manovra finanziaria alla riforma delle pensioni, passando per salari, occupazione e prospettive di sviluppo dopo il PNRR. Un intervento fitto di contenuti, in cui il rappresentante della Lega ha rivendicato i risultati del governo e indicato con chiarezza la direzione dei prossimi mesi.

“Manovra limitata dai vincoli UE, ma equilibrata e rivolta al ceto medio”

Durigon ha spiegato che la manovra attualmente in discussione nasce all’interno dei vincoli imposti dall’Unione Europea, soprattutto in materia di inflazione. Vincoli che, secondo il sottosegretario, impediscono un intervento più espansivo.

«Questa è una manovra bilanciata perché imposta dai vincoli europei sull’inflazione. Una volta usciti da questi vincoli potremo fare una manovra più aggressiva.»

Il sottosegretario non nasconde le proprie critiche a Bruxelles:

«Questo tipo di Europa ha creato tantissime problematiche all’Italia e a molti Paesi. Stiamo pagando quei vincoli.»

Nonostante il quadro ristretto, Durigon rivendica misure considerate centrali per sostenere cittadini e famiglie:  taglio dell’IRPEF di due punti; rafforzamento dei salari; interventi sulla contrattazione collettiva. Secondo il sottosegretario, l’impostazione generale della manovra mantiene un equilibrio “giudizioso” e concentra benefici sul ceto medio, «un obiettivo che il governo considera prioritario».

Pensioni: l’obiettivo della Lega è bloccare l’aumento dell’età pensionabile

Ampio spazio è stato dedicato al tema pensionistico, storicamente centrale per la Lega. Durigon ha ribadito l’intenzione di eliminare l’aumento automatico dell’età pensionabile legato all’aspettativa di vita: i cosiddetti tre mesi.

«Il nostro cavallo di battaglia è azzerare i tre mesi di aspettativa di vita.»

Ha ricordato che un primo passo è già stato inserito nella manovra, con la riduzione da tre mesi a un mese dell’innalzamento previsto nel 2027. Il resto potrebbe arrivare:

«O in questa finanziaria o durante l’anno prossimo, a seconda delle risorse.»

Sul fronte delle misure strutturali, Durigon non esclude modifiche positive per Opzione Donna e Quota 103:

«Ci sono emendamenti da tutto il centrodestra. Credo che alla fine troveremo le risorse per riattivarli.»

E sottolinea l’importanza strategica della flessibilità in uscita:

«Non si può parlare solo di spesa pensionistica. Una flessibilità in uscita è anche un investimento, perché favorisce il ricambio generazionale nel mercato del lavoro.»

Salari e occupazione: “I dati sono positivi e gli investimenti strutturali non si erano mai visti”

Durigon ha descritto un quadro incoraggiante sul fronte dell’occupazione e dei salari, pur riconoscendo che il livello retributivo italiano rimane basso rispetto alla media europea.

«È vero che il salario è basso, ma per la prima volta sono stati investiti 10 miliardi strutturali sul taglio del cuneo fiscale e 10 miliardi strutturali sull’IRPEF. Nessuno lo aveva mai fatto.»

Questi interventi, secondo il sottosegretario, stanno producendo risultati tangibili e «premiano il ceto medio e i lavoratori».

Dopo il PNRR: arriva un nuovo piano di investimenti

Lo sguardo si sposta al futuro. Secondo Durigon, la vera svolta economica avverrà dopo la conclusione del PNRR.

«Il PNRR è stato uno strumento importante, ma con vincoli troppo rigidi che non ci hanno consentito di investire su ciò che era veramente necessario.»

L’obiettivo del governo sarebbe ora quello di riaccendere la leva degli investimenti pubblici, con particolare attenzione a infrastrutture e sviluppo.

«L’anno prossimo ci sarà un grande piano di investimenti post-PNRR. Dobbiamo riprendere le infrastrutture e rilanciare gli investimenti.»

Un messaggio di fiducia accompagna la chiusura dell’intervento:

«L’Italia oggi, sul piano economico mondiale, è una nazione forte e ben vista dai mercati. È la conferma che il governo sta lavorando bene e sta portando risultati.»

L’intervista di Claudio Durigon a SkyTG24 offre un quadro chiaro della strategia del governo: mantenere protezione sociale e flessibilità pensionistica nel breve e, nel medio periodo, avviare una nuova stagione di investimenti pubblici e infrastrutturali una volta superati i vincoli europei.

Una linea politica che incrocia tre priorità:
ceto medio, pensioni, investimenti.  Tre assi che, se confermati nei prossimi mesi, definiranno l’impianto economico del Paese.