“Il mio percorso “metropolitano” pone come priorità il tema del Recovery. Credo che per il nostro territorio si tratti di un’occasione unica, su cui occorre però lavorare bene. In tal senso, sono tante le preoccupazioni e le perplessità rispetto alla strategia adottata dal governo centrale. Dubbi che riguardano soprattutto la quota di risorse destinate al Mezzogiorno, ovvero il 34%. Una dotazione che riteniamo non congrua e che peraltro annovera al suo interno i fondi strutturali già previsti per il Sud”.
Restando in ambito “comunitario”, Mantegna ricorda inoltre che “L’Ente metropolitano e la sua giunta, hanno adottato una delibera in cui si chiede di inserire tra le risorse del Recovery l’ammodernamento della Statale 106. E crediamo che si debba riaprire il confronto anche su altre due opere fondamentali, quali la grande via di comunicazione Gioiosa-Rosarno e la trasversale Bovalino-Bagnara. Il Recovery menziona solo l’alta velocità e il porto di Gioia Tauro, davvero troppo poco per parlare di un intervento che punta con decisione sul rilancio infrastrutturale”.
La crisi sanitaria che si protrae ormai da più di un anno è diventata, a tutti gli effetti, un’emergenza sociale. “Specie in un territorio come il nostro, – evidenzia Mantegna – fragilissimo già prima del Covid e in cui i servizi essenziali sono carenti e si fa fatica a dare risposte adeguate alle tante istanze del tessuto sociale. Il nostro entroterra, in particolare, vive una condizione di grave isolamento e proprio in queste settimane lo stiamo vedendo con maggiore evidenza, anche in relazione al piano vaccinale e ai servizi sanitari. Ma penso anche al tema dell’occupazione giovanile e alla necessità di riattivare percorsi formativi e qualificanti come il Servizio civile. Il bilancio della Città metropolitana, che a breve verrà approvato, punta a dare segnale concreto proprio in questa direzione”.
Il nuovo corso di Palazzo “Alvaro” scommette con decisione sulla partecipazione delle comunità locali che rivestono un ruolo strategico in chiave turistica e attrattiva. A cominciare dai piccoli centri come Benestare, cittadina che ricade nel comprensorio della Locride, a sette chilometri dal mare, con poco meno di tremila abitanti ricordata per le sue case di gesso e per l’accoglienza della sua gente. “La Locride – evidenzia il consigliere Mantegna – è tra le aree del territorio metropolitano più isolate. Con il sindaco Falcomatà abbiamo condiviso la visione strategica per il rilancio di questa area e per una forte attenzione nei confronti delle comunità che devono giocare un ruolo da protagonisti, forti delle enormi potenzialità che possiedono. La Città metropolitana – conclude Mantegna – è un ente di programmazione che può, in questa nuova fase, scrivere una pagina nuova di riscatto e crescita socioeconomica”.