La novità rilevata stamattina all’Ospedale di Locri fa ben sperare anche se il cammino di recupero delle funzioni proprie di un Ospedale Spoke in periodo COVID sono ben altre, bisogna dare comunque atto che le procedure intraprese dalla Direzione Sanitaria del Presidio, non prive di ostacoli e carenze di ogni genere, stanno dando i frutti desiderati.

Ne è testimone la piccola coda di auto che all’ingresso del nosocomio si era creata per permettere all’Operatore addetto il controllo della temperatura e la limitazione sull’ingresso che è consentito solo ai Dipendenti o a casi d’urgenza, con la possibilità di comodo parcheggio e la diminuzione di afflusso e abuso del Pronto Soccorso.
Ormai è certo l’insediamento dei Medici dell’U.S.C.A. nel Presidio di Locri, Sanitari col compito di effettuare i tamponi per il COVID-19 che gestiranno la procedura sgravando il Pronto Soccorso da un sempre più pressante motivo di distrazione di tempo e di Personale.
Altri importanti adeguamenti sugli ambulatori e sulle misure atte al controllo della distanza tra utenti per il contenimento del contagio, sono quasi ultimati e permettono di offrire servizi agli esterni in prossimità dell’ingresso dedicato, riducendo l’ inoltrarsi nella Struttura Ospedaliera, preservandone e preservandosi da possibili contagi.
E’ presto per dire che è il tempo della svolta ma l’impegno della Direzione Ospedaliera, dell’Ufficio Tecnico e l’affiancamento al nosocomio da parte della Direzione Sanitaria Aziendale, è evidente e concreto.
In tempi non sospetti la CISL FP aveva richiamato l’attenzione sulla notevole distanza tra gli Ospedali Spoke e il Laboratorio Analisi accreditato all’effettuazione dei test di biologia molecolare COVID-19 che è ubicato a Reggio Calabria, dove a pochi passi è in funzione quello del G.O.M. di Reggio Calabria, ebbene ancora oggi rimangono tutte le difficoltà di non aver provveduto all’accreditamento di almeno uno dei due Ospedali Spoke di Locri o Polistena.
L’apprezzabile riorganizzazione ottimizza i “‘lunghi viaggi” e le “lunghe attese”, ma la distanza e la mole di lavoro a carico del Territorio, creano intasamento al Pronto Soccorso, fenomeno che può essere risolto solo con risposte rapide e adeguate, ottenibili dall’accreditamento iniziato e non ancora concluso a carico degli Ospedali Spoke.
Si prende atto dell’attivazione delle metodiche alternative che potrebbero da subito, con l’acquisto dei reagenti in atto, permettere ai Laboratori Analisi degli Spoke di Locri e Polistena di abbattere la percentuale di casi che necessitano comunque di tampone e quindi di metodica in biologia molecolare.
Un grande riconoscimento di merito per l’attivazione di un percorso che per lungo tempo è rimasto insperato e l’invito a proseguire speditamente al recupero delle funzioni dell’Ospedale Spoke di Locri che non è un luogo di contesa, di rivalsa o simbolo di un potere che ognuno vorrebbe gestire, non è un traguardo da raggiungere strappandolo di mano “all’altro”, solo un luogo di cura necessario per l’Utenza di tutta la Locride e Provincia che per troppo tempo è stato “paralizzato” dall’ipocrisia di chi dall’interno e dall’esterno ha fatto solo finta di difenderlo.