Esattamente due mesi fa è stato colto da malore e trasportato all’ospedale di Locri. Bruno Surace, da quell’ictus che lo ha colpito d’improvviso nella notte, purtroppo, non si è più ripreso. Oggi ci ha lasciato, e lascia un vuoto incolmabile nella sua grande famiglia e nei suoi tantissimi amici che lo adoravano e facevano a gara per conquistare il suo sorriso contagioso e spensierato.
Ha lavorato per molti anni sulle navi da crociera, amava le persone e sapeva intrattenersi amichevolmente con tutti, sempre con discorsi positivi e propositivi. Il mare era nel suo sangue, lo conosceva come le stanze di casa sua: quando per mestiere quando per hobby è stato davvero un ottimo marinaio.
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Bruno fra i suoi pronipoti, Carmelo e Leandro. |
Prima con il padre, poi con i fratelli ha sempre nutrito e coltivato la passione della pesca, diventando un vero e proprio “lupo di mare”, nel senso di intenditore ed esperto della navigazione e della pesca.
Amava gli animali (i suoi adorati cani le tenevano tanta compagnia) e seguiva con molto interesse il calcio e il ciclismo.
Ha per diversi anni gestito il Bar Zirgone che lui aveva chiamato Bar Jolly, confermando le sue doti della cortesia e dell’ attaccamento agli amici con affetto e rispetto. Stare in compagnia con il sorriso e la spensieratezza era il suo modo ideale di vivere, sapeva sprigionare allegria oltre che a dare saggi consigli con chiunque parlava.
Gli volevano tutti bene e in tutti lascia un vuoto incolmabile, nel suo rione come in tutta la nostra Comunità.
Siamo particolarmente vicini ai familiari e preghiamo Nostro Signore che accolga l’anima benedetta di Bruno fra le sue braccia facendola vivere nella Pace e nella Serenità Celeste.
Nicola Iervasi – Roccellablogspot.com