Le immagini che vedremo parleranno chiaro: tra le strade antiche e i murales colorati, si intrecciano storie di speranza, nuovi inizi e convivenza. Un racconto che si propone non solo di emozionare, ma anche di far riflettere su quanto il Sud, spesso raccontato per le sue difficoltà, sia anche capace di generare modelli positivi da seguire.
Il cortometraggio, che già nel titolo “Jungi Mundu” evoca l’idea di unione e incontro tra mondi diversi, si candida a diventare una piccola opera d’arte capace di dare voce a un grande messaggio: quello di un’Italia accogliente, possibile e reale.
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