Alla domanda: “un consiglio su cosa investire oggi nel nostro territorio”, cosa rispondereste? Sono convinto che almeno un intervistato su tre, oggi. risponderebbe: sulla messa in sicurezza del territorio. La recente alluvione nella Regione ha provocato non pochi problemi ma ha rivelato, soprattutto, un abbandono del territorio che necessiterebbe, invece, di essere messo in sicurezza.

La Calabria, e la provincia reggina in particolare, già per la sua conformazione naturale, necessita di non poche cure e accortezze. Il territorio, infatti, si presenta molto articolato e tale particolarità, che lo rende particolarmente apprezzato, rivela anche la sua intrinseca fragilità. A questo proposito è stata avanzata da più parti la richiesta di un piano straordinario di interventi.

In una nota congiunta la Cgil, Cisl e Uil dichiarano: ”Nella provincia reggina urge la proclamazione dello stato di calamità naturale, perché oltre al crollo in più punti della Ss 106, della Ss 18, delle strade provinciali che portano nei comuni dell’entroterra e della linea ferrata, il maltempo ha messo in ginocchio la già fragile economia locale, in quanto, molte aziende hanno subito ingenti danni a partire da quelle agricole”. Continuano affermando :”Anche se giudichiamo positivi gli impegni assunti dal Ministro Delrio e dal Governatore della Calabria Mario Oliverio, riteniamo che la manutenzione e il ripristino delle opere esistenti che hanno subito i danni non siano più sufficienti. Serve un impegno economico reale da parte del Governo centrale per la realizzazione dell’intero ammodernamento della Ss 106 partendo da Reggio Calabria e della linea ferrata ionica per collegare una volta per tutte questo pezzo d’Italia al resto del paese”.

Le sigle sindacali unite chiedono un piano straordinario ”che riparta dai bisogni e dalla messa in sicurezza del nostro territorio. Per questo chiediamo con forza di utilizzare quella parte dei fondi comunitari destinati al contrasto al dissesto idrogeologico per mettere in campo un piano per il lavoro in Calabria e non solo, creando così nuove opportunità lavorative e per ricollocare i tanti giovani percettori di ammortizzatori sociali nel settore, dandoci come priorità il ripopolamento delle aree interne e montane e la salvaguardia del nostro patrimonio artistico culturale”. E come non augurarsi che tra le tante emergenze sparse sul nostro territorio, ahinoi così martoriato, il Governo non riesca ad includere anche la nostra Regione? Quindi rispondiamo: per investire oggi consigli pratici basati sul buonsenso, a buon intenditor..

lrCgil Cisl Uil.