Il centrodestra si compatta a Lamezia Terme per sostenere la candidatura di Roberto Occhiuto. Sul corso Numistrano, davanti a una piazza gremita, Giorgia Meloni è salita sul palco insieme ai suoi vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, ribadendo la fiducia nell’attuale governatore e tracciando le priorità per la Calabria.

«Grazie a Occhiuto per averci voluto qui – ha detto la premier –. Nel nostro dna c’è la convinzione che siano i cittadini, con il loro voto, a darci fiducia o a mandarci a casa. Non altri». Poi l’affondo contro le proposte del centrosinistra: «Non vi vogliono offrire opportunità ma mantenervi con il reddito di cittadinanza. Ora addirittura si parla di un reddito di regionalanza. È un’idea offensiva: noi vi vediamo come un popolo fiero, capace di competere ad armi pari».

Meloni ha rivendicato il lavoro del governo sulla sanità: «Abbiamo avviato l’iter per far uscire la Calabria dalla gestione commissariale. È un diritto che questa terra si è guadagnata».

Ampio spazio anche al tema della sicurezza e dell’immigrazione: «Se qualcuno pensa di fermarci sbaglia di grosso. Abbiamo ridotto del 60% gli arrivi clandestini con accordi internazionali e norme più dure per i trafficanti. Se ci metteranno bastoni tra le ruote, li salteremo».

Non sono mancati i riferimenti alla politica nazionale. «La stampa estera parla di miracolo italiano: borsa ai massimi, spread ai minimi, investimenti esteri record. L’Italia è tornata credibile» ha sottolineato la premier. Poi l’attacco diretto agli avversari: «Vedere Schlein e Conte in Calabria a parlare di sanità è paradossale. Sono gli stessi che hanno nominato commissari imbarazzanti, lasciando solo macerie».

Infine un richiamo al futuro: «Quattro anni fa vi abbiamo chiesto di cambiare un destino che pareva segnato. Insieme abbiamo dimostrato che il declino non è inevitabile. Con Occhiuto continueremo a raccogliere soddisfazioni, ancora di più nei prossimi cinque anni».

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