Cento anni dopo i fatti di Casignana ci si é  ritrovati  nel borgo antico di Casignana (RC) per non perdere la memoria e avere maggiore consapevolezza della storia della nostra comunità.

Una storia raccontata con attenzione, ciò che stiamo facendo ricordando il 21 settembre del secolo scorso. Non vogliamo essere una società senza padri e senza maestri, coltiviamo la storia con cura, la rivediamo nei suoi giorni bui ed in quelli luminosi. Il nuovo mondo esiste perché ha frequentato le lezioni della storia. Non si è esaurito, ad esempio, con le stragi che ha patito e visto: qui, dal nostro Borgo, si vede quel luogo, contrada Croci, un eccidio che ispira pietà ma genera anche forza, procura rabbia ma origina anche energia. Qui, infatti, si ristrutturano le case, si persegue il ripopolamento, si difendono i valori per i quali si sono sacrificate vite umane. Da qui partono messaggi.

Contrada Croci è un simbolo costato caro, il nostro tempo è il tempo nel quale non si vuole fare evaporare quella battaglia, ma il tempo nel quale la battaglia si organizza meglio, per vincere i soprusi e le violenze che allontaniamo e che non debbono più riavvicinarsi. La storia, se volessimo pensare al mezzo con cui si porta avanti, avanza, ci porta e ci riporta ad un documento, una lettera, un libro, “nu cuntu”, una ricerca, ad un computer, ai social, ad un documentario. Il fascino delle carte non si perde mai, ma un documentario dal titolo “CASIGNANA, IL PROFUMO DEL TEMPO”, realizzato grazie al Laboratorio Cinematografico di Comunità, ideato e prodotto da Antonio Blandi e Officine delle Idee con la regia di Andrea Belcastro e la collaborazione di Dario De Luca e Francesco Aiello, ci consente di recuperare la memoria. Un mezzo con il quale può viaggiare meglio, non smarrirsi. Recuperare il patrimonio culturale identitario per controbattere ad un sistema che ama prevalentemente criticare, contestare. Pensiamo a costruire ad esempio far entrare gli scrittori dei nostri territori nei programmi scolastici, come ha detto Paride Leporace qui al Borgo il 2 agosto 2022.

Di Mario La Cava, al quale dobbiamo tanto, parleremo diffusamente.  I Fatti di Casignana, le nuove interpretazioni, il lavoro di Domenico Romeo. Noi dobbiamo salvare la bellezza così la bellezza può salvare il mondo, come diceva il grande scrittore… dell’est. C’è un punto del programma della politica non realizzato, investire in Cultura: 1 euro alla cultura 1 euro in sicurezza. Scuola, Cultura, Educazione risolvono i problemi perché formano i “cervelli”, modellano il senso civico… No al rifiuto per i libri, no a tutte le tentazioni dell’illegalità. Noi, come Amministrazione, non vogliamo che non se ne parli più dell’eccidio del 21, vogliamo approfittarne per dire che di problemi ne abbiamo – tanti li abbiamo risolti – ma riusciremo a risolverli ragionando … aiutati da libri, studi, ricerche, film, convegni, seminari, dibattiti aperti ai cittadini, alle associazioni e alle istituzioni, confronti, conferenze, eventi. Ragionando tutti insieme, come hanno fatto i comuni della Locride con il GAL Terre Locridee, con l’esperimento principe, “Locride 2025 – Tutta un’altra storia”. Noi ci mettiamo dentro anche questo evento, così come abbiamo fatto fin qui. Tutti insieme, amministrazione comunale, cittadini di Casignana, associazioni ci riusciremo. Un forte ringraziamento a tutti gli storici e alle persone che stanno collaborando alla realizzazione del Laboratorio Cinematografico di Comunità.