di Francesco Marrapodi

Nel grande scenario della diplomazia internazionale, ci sarà una calabrese tra quelli chiamati a scrivere una pagina di pace nella storia d’Europa: Maria Tripodi.

Maria Tripodi, Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, parteciperà al prossimo vertice internazionale per la cessazione del conflitto in Ucraina. Una presenza che va ben oltre il protocollo: è il simbolo di una terra, la Calabria, che da secoli conosce il dolore, la dignità e la resilienza.
Nata a Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, Maria Tripodi porta con sé la voce del Sud, quella che troppo spesso resta inascoltata, ma che oggi si siede al tavolo delle grandi decisioni mondiali, con competenza, passione e profonda umanità.
Laureata in Studi Politici Internazionali e Comunitari all’Università “La Sapienza” di Roma e con un Master in Sicurezza Economica, Geopolitica e Intelligence ottenuto alla SIOI, Tripodi ha costruito un percorso politico che unisce idealismo e concretezza. Dagli esordi in Forza Italia Giovani fino alla nomina nel Governo Meloni, il suo cammino è segnato da un impegno costante per i valori democratici e i diritti fondamentali. La sua voce si è levata forte a Madrid, a Johannesburg, a Parigi, dove ha rappresentato l’Italia con fierezza, ricordando al mondo l’importanza della sovranità degli Stati, della libertà, della pace. A febbraio 2025, durante l’incontro con Francia, Germania, Regno Unito, Ucraina e Unione Europea, ha riaffermato con forza: “Non abbandoneremo l’Ucraina. Non smetteremo di credere in una pace giusta, globale e duratura.” Un impegno che le è valso il riconoscimento “Filo di Seta” dall’Associazione culturale “Cinzia Vitale” di Trieste: un premio che onora chi tesse ogni giorno, silenziosamente, i fili invisibili della pace, del dialogo e dello sviluppo umano.
Oggi, mentre le diplomazie cercano una via d’uscita al dolore della guerra, Maria Tripodi porta con sé il cuore di una nazione e intera, l’Italia, terra di bellezza e ferite, ma anche di forza e speranza. La sua partecipazione al vertice per la pace non è solo un atto politico: è il riflesso di un’Italia che crede nella diplomazia come strumento di futuro, di un’Europa che sceglie il dialogo, e forse anche di un Sud che non dimentica le sue radici mentre guarda lontano.
Con determinazione e umiltà, Maria Tripodi rappresenta un’Italia che vuole costruire ponti e non muri, accordi e non conflitti. Un’Italia che si schiera dalla parte del benessere sociale e della pace.