È iniziata alle 18 la seconda delle due riunioni del Consiglio dei ministri in programma per oggi. All’ordine del giorno il decreto aiuti per le imprese e le famiglie per fronteggiare gli effetti della crisi ucraina. Oltre al decreto con “misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività di imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina” anche il decreto per l’election day.

Tra le misure contenute nella bozza del decreto aiuti sul tavolo del Consiglio dei ministri ci sarebbe, secondo indiscrezioni, un fondo da 600 milioni di euro a sostegno degli obiettivi del Pnrr per le grandi città. Il fondo, nello stato di previsione del Ministero dell’Interno, ha una dotazione di 100 milioni per il 2022, 200 per il 2023, altrettanti per il 2024 e 100 milioni per il 2025, destinati a Comuni con oltre 800.000 abitanti.

La bozza del decreto prevede inoltre un Fondo con una dotazione di 200 milioni finalizzato a far fronte, mediante erogazione di contributi a fondi perduto, alle ripercussioni economiche negative per le imprese nazionali derivanti dalla crisi internazionale in Ucraina, che si sono tradotte in perdite di fatturato derivanti dalla contrazione della domanda, dall’interruzione di contratti e progetti esistenti e dalla crisi nelle catene di approvvigionamento”.

Previsti anche tre miliardi nel 2022, 2,5 nel 2023 e 1,5 per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026 per “fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione agli appalti pubblici di lavori”.

Al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione è assegnata una dotazione di 100 milioni per il 2022.

Al termine del Consiglio è prevista una conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi insieme ai ministri dell’Economia Daniele Franco, della Transizione ecologica Roberto Cingolani e del Lavoro Andrea Orlando.

Nella prima delle due riunioni è stato prorogato all’8 luglio lo sconto di 30 centesimi sulle accise dei carburanti. L’intervento viene inoltre esteso anche al metano per cui l’accisa va a zero e l’Iva viene ridotta al 5%. Il costo complessivo del decreto legge è di circa due miliardi.

Questo pomeriggio, attorno alle 16, si è riunita una cabina di regia, terminata dopo circa un’ora e mezza: a prendervi parte i capidelegazione dei partiti di maggioranza (Elena Bonetti per Italia Viva, Mariastella Gelmini per Forza Italia, Andrea Orlando per il Partito democratico, Giancarlo Giorgetti per la Lega e Roberto Speranza per Articolo Uno), i ministri dell’Economia Daniele Franco e della Transizione ecologica Roberto Cingolani e il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli. Sul tavolo, a quanto si apprende, ci sono un pacchetto di aiuti da 14 miliardi, e un incremento della tassazione sugli extraprofitti delle grandi compagnie energetiche.

Incontro con i sindacati: soddisfatta la Uil, critiche Cgil Cisl

Il premier Mario Draghi e il ministri dell’Economia Daniele Franco, del Lavoro Andrea Orlando e dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti hanno incontrato a Palazzo Chigi i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, in vista del Consiglio dei ministri

“Il governo ci ha ripetuto che per ora i ragionamenti che fanno sono su un livello di intervento tra i 6 e i 7 miliardi, gli abbiamo detto che consideriamo la cifra insufficiente. Ora è il momento di uno scostamento”, ha detto Maurizio Landini al termine dell’incontro a Palazzo Chigi sul decreto aiuti con Mario Draghi. Luigi Sbarra ha affermato che “il governo ci ha anticipato che è allo studio una norma in arrivo nelle prossime ore da 6-7 miliardi per sostenere famiglie e imprese e fronteggiare questa situazione di difficoltà: uno stanziamento importante ma non sufficiente”. Per recuperare altre risorse servirebbe agire per “un ulteriore tassazione degli extraprofitti delle multinazionali, il reinvestimento dell”extra gettito Iva e possibilità di uno scostamento di bilancio”, aggiunge. Più conciliante Pierpaolo Bombardieri: “Abbiamo ribadito la necessità di intervenire su salari, lavoro e pensioni e costo energia. Il governo ha recepito le nostre richieste e le condivide. Nel decreto che si appresta a fare terrà conto delle nostre proposte e richieste. Vedremo le scelte che farà”

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Bandiere di Palazzo Chigi, Roma, 18 Febbraio 2022. ANSA/GIUSEPPE LAMI