Riceviamo e pubblichiamo:

La XIX edizione del Kaulonia Tarantella Festival promette di essere una kermesse musicale che oltre a incarnare appieno il movimento culturale di rinascita della musica etno-popolare degli ultimi anni, darà ampio spazio ad appuntamenti dal taglio più squisitamente culturale. Come dichiarato da Carlo Frascà, l’edizione di quest’anno si proporrà di rimettere al centro Caulonia, ricordando al pubblico che non è il Festival a essere indispensabile per il paese ma è il paese a essere indispensabile per la sopravvivenza del Festival.
Ad anticiparci le interessanti novità di questa XIX edizione, il direttore artistico Mimmo Cavallaro, nonchè padre di quel fenomeno musicale e culturale esploso nel 2009 che ha ridato – o forse finalmente dato – valore alla tarantella calabrese.
«La XIX edizione del Kaulonia Tarantella Festival – rivela Mimmo Cavallaro – si caratterizzerà per l’elevata caratura artistica delle proposte in programma, sia dei prime time culturali delle 20.00, assoluta novità di quest’anno, che delle serate di Piazza Mese.
Le proposte delle 20.00 andranno dall’evoluto progetto Etnopiano di Danilo Gatto, eccezionale esempio di incontro tra pianoforte e musica popolare, al raffinato lavoro filologico di Al Quantarah, gruppo che lavora sul recupero delle radici medievali della nostra musica, passando per il lavoro ai confini del cantastoriato del calabrese Nando Brusco, e si concluderanno con la trattazione di un tema di grande attualità, le migrazioni. Il dibattito vedrà come ospiti il Presidente della Regione Oliverio e il Sindaco di Riace Mimmo Lucano, e sarà aperto dalla proiezione del cortometraggio di Alberto Gatto “Mer Rouge” e chiuso dall’esibizione di Global Chorus Integration Project, esperienza musicale condotta dal M° Carlo Frascà che con la musica e la voce dei migranti ha realizzato un esempio di integrazione possibile.
«I concerti di Piazza Mese – prosegue Mimmo Cavallaro – verranno aperti ogni sera alle 21.45 dalle sonorità “pirotecniche” dell’orchestra di percussioni Bandao e vedrà un programma ricco e variegato, seppur sempre centrato sulla musica del Sud Italia con le sue forti colorature ritmiche e melodiche: la visione “progressista” della musica popolare di Davide Campisi, la forza derivante dalla tradizione delle Officine Popolari Lucane, la tecnica evoluta e sempre pulita ed efficace di Domo Migrantes, la potenza e l’esperienza comunicativa dei 99 Posse, il cuore e l’anima lucana di Ragnatela Folk Band, i suoni franchi e i ritmi decisi dei Musicisti Basso Lazio, la pizzica “moderna” di TerrAnima e l’incontro culturale tra la freschezza vocale delle polifonie tradizionali georgiane del Trio Mandali e la mia tarantella.
«È previsto, inoltre, un ciclo di seminari che si svolgeranno in due sessioni: Summer Festival e Academia. Durante il Summer Festival sono in programma seminari di gruppo: Danza Tarantella, Percussioni Poliritmiche, Orientamento allo Strumento Popolare. Il primo seminario consiste nell’apprendimento e nella pratica dell’antica danza popolare del Sud Italia; il secondo è un’innovativa e gioiosa pratica ritmica basata sull’energia e la condivisione, per apprendere la base di ogni musica e danza (il ritmo!); il terzo si rivolge ai curiosi che vogliono accostarsi agli strumenti popolari, per decidere se intraprendere un più serio percorso di studio.
«Academia è, invece, una vera e propria scuola di musica popolare che a partire da settembre si svolgerà tutto l’anno con incontri mensili residenziali di due giorni ciascuno, che avranno lo scopo di indagare, valorizzare, sensibilizzare e comunicare il patrimonio culturale e musicale locale. Docenti d’eccezione insegneranno tecniche e approfondiranno diverse tematiche riguardanti la voce popolare e gli strumenti musicali della nostra tradizione – organetto, chitarra battente, lira calabrese, pipita, zampogna – il repertorio popolare, la musica d’insieme. Gli appuntamenti di Academia si terranno a ridosso delle più importanti feste in programma da qui alla fine dell’anno (9 settembre, 14 ottobre, 11/12 novembre e 8/31 dicembre). In questo modo il Kaulonia Tarantella Festival si propone di vivere tutto l’anno!
«Il programma denso e intenso di questa XIX edizione, ne sono certo, non deluderà tutti coloro che sceglieranno di trascorrere con noi le serate del Kaulonia Tarantella Festival. Il nostro suggerimento è di venire a Caulonia alle 20.00 per godersi le ricche proposte del prime time fino alle 21.30, cenare in uno dei tanti punti di ristoro per le vie del paese e proseguire la serata con i concertoni delle 22.00 di Piazza Mese, quest’anno trasmessi in diretta anche su maxi-schermo e da seguire comodamente seduti in Piazza Seggio e in Piazzetta Bellavista (altra novità sperimentale di quest’anno).
«Per gli appassionati – suggerisce Mimmo Cavallaro – la giornata potrà cominciare dalle 17.00 con una dimostrazione sulle tecniche degli strumenti popolari per proseguire poi con due coinvolgenti e divertenti seminari (dalle 17.45 alle 19.15) di danza-tarantella e percussioni poliritmiche ricche di ispirazioni per i musicisti ma facilmente accessibili anche ai non esperti. Naturalmente presenti per tutto il paese e fino a notte fonda i musicisti tradizionali che daranno suoni ed energia agli amanti della danza tradizionale calabrese».