CATANZARO – La Calabria perde una delle sue figure più rappresentative del panorama politico degli ultimi decenni. È venuto a mancare all’età di 76 anni Michele Traversa, già sindaco di Catanzaro, deputato della Repubblica e presidente della Provincia di Catanzaro, uomo delle istituzioni e protagonista di una lunga stagione di impegno pubblico.
Nato a Botricello il 26 aprile 1948, Traversa ha dedicato gran parte della sua vita alla politica, sempre con uno stile sobrio e determinato. I suoi primi passi li mosse nel mondo sindacale, ricoprendo incarichi di rilievo nella Cisnal e, successivamente, come vicesegretario generale dell’UGL. L’approdo in politica avvenne tra le file del Movimento Sociale Italiano, prima di aderire ad Alleanza Nazionale, con la quale iniziò un lungo percorso istituzionale.
È stato consigliere comunale di Catanzaro a partire dal 1985, quindi consigliere e assessore regionale della Calabria, e nel 1999 è stato eletto presidente della Provincia di Catanzaro, incarico ricoperto fino al 2008. Durante il suo mandato provinciale promosse importanti interventi infrastrutturali e culturali, tra cui la nascita del Parco della Biodiversità Mediterranea, il Museo Marca e il Musmi, progetti che hanno segnato profondamente lo sviluppo della città capoluogo.
Nel 2008 venne eletto alla Camera dei Deputati con il Popolo della Libertà, e nel 2011 fu eletto sindaco di Catanzaro, carica che lasciò dopo pochi mesi a causa dell’incompatibilità con il mandato parlamentare, scegliendo di rimanere in Parlamento.
Alla notizia della sua scomparsa, tanti sono stati i messaggi di cordoglio giunti da ogni parte della regione. Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, lo ha ricordato come “un uomo delle istituzioni, capace di servire il territorio con passione e competenza”, annunciando che il Comune individuerà iniziative concrete per mantenere vivo il suo ricordo.
Michele Traversa lascia un’impronta profonda nella storia politica calabrese, fatta di dedizione, progetti realizzati e un forte legame con la sua terra. La sua eredità continuerà a vivere nelle opere che ha promosso e nell’impegno istituzionale che ha sempre interpretato con coerenza e spirito di servizio.
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