Un sequestro conservativo per oltre 20 milioni di euro ha colpito la casa di cura Villa Sant’Anna Spa di Catanzaro e l’amministratore della clinica. Le indagini della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare i doppi pagamenti che l’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro avrebbe effettuato nei confronti della struttura, come corrispettivo di prestazioni sanitarie. Il provvedimento è stato emesso dalla Corte dei Conti, su richiesta della procura regionale.

Il danno erariale, secondo gli investigatori, è ascrivibile al management della clinica privata accreditata con il Servizio sanitario nazionale, nonché ai vertici pro tempore dell’Asp di Catanzaro. Nel mirino la stipula di un contratto di cessione tra Villa Sant’Anna e una società esterna avente come oggetto il credito relativo ad alcune fatture emesse dalla casa di cura – per un valore nominale gonfiato – ipotizzano gli inquirenti – nei confronti dell’Asp.

Dopo la cessione, la società avrebbe cartolarizzato il credito acquistato facendosi assegnare, in assenza di adeguata difesa da parte dell’Asp, diversi milioni di euro nell’ambito di nove procedure esecutive attivate davanti ai Tribunali di Modena e Roma. Una vicenda che lo scorso novembre ha portato alla condanna in primo grado di sei persone, giudicate responsabili di un danno erariale pari a oltre 20 milioni di euro, per aver sottoposto l’Asp di Catanzaro ad azioni esecutive tese al riconoscimento di crediti già soddisfatti.

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