La dismessa discarica di Casignana continua ad essere una vera e propria ‘bomba ad orologeria ecologica’ per gli abitanti della Vallata La Verde e non solo. Martedì scorso, i Carabinieri della compagnia di Bianco hanno chiuso i cancelli perché, si apprende, dalla discarica di contrada Petrosi, fuoriusciva del percolato che, sembra andasse a finire direttamente nel sottostante vallone Rambotta. Immediata la denuncia dei rappresentanti del comitato ‘NO alla discarica di Casignana’ che già da Domenica scorsa, ribadiscono la pericolosità di queste fuoriuscite che, con le piogge dei giorni scorsi, si sono trasformate in un vero ‘ruscello di percolato’ che percorsi i 300 metri della valle, finisce direttamente in mare, con conseguenze ambientali gravissime. Smentisce ogni accusa, il sindaco della cittadina di Casignana- Antonio Crinò- e sottolinea invece, la tempestività dell’ intervento dei tecnici, per rafforzare il bordo superiore della vasca da dove sarebbe traboccata l’ acqua piovana. Il primo cittadino nega qualsiasi responsabilità nel corretto smaltimento del percolato: nel periodo estivo- sottolinea, ancora, il Sindaco – sono stati eliminati ‘90 metri cubi, tre volte la settimana. Smaltimento che ora, con l’ arrivo delle piogge è diventato, addirittura, quotidiano’. Crinò, si difende e mette mano ai numeri: ‘in un anno, dice, il Comune ha speso un milione e 200 mila euro per lo smaltimento del percolato; ho cercato di stimolare l’ acquisto di uno speciale macchinario tedesco- ribadisce il Sindaco-  dal costo di 500 mila euro, pari a quanto spendiamo in un trimestre, ma sono in attesa di una risposta dalla Regione’.

Piera Galluzzo

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