R. e P.

Il Dialog Festival manda in archivio tre giornate di successo che sono riuscite ad unire comunità e generazioni attraverso dibattiti, concerti, rievocazioni storiche e celebrazioni enogastronomiche, culminando in un Gran Galà Lirico.

Si sono concluse con un bilancio decisamente positivo le tre giornate che hanno rappresentato il cuore pulsante dell’edizione 2025 del Dialog Festival. Una full immersione che ci hanno permesso di fare un tuffo nel cuore pulsante della cultura calabrese, rivelandosi non solo un’occasione di svago e riflessione, ma anche un momento di riscoperta delle radici e di condivisione tra diverse generazioni.

Il ciclo di incontri si è aperti il 18 agosto in Piazza XXI Settembre, con un interessante dibattito sul futuro del giornalismo nell’era dell’intelligenza artificiale. La presentazione del libro del professore ordinario di Ingegneria Informatica all’Università della Calabria Domenico Talia, Giornalisti Robot?, ha infatti acceso riflessioni profonde grazie agli interventi di Annamaria Delfino, Jacopo Giuca, Antonio Cosimo Pio Trimboli e Leo Stilo, facendo una cronistoria del mestiere del giornalista dal pionierismo degli anni ’70 all’automatismo dell’era digitale e stimolando il pubblico a guardare con occhi nuovi l’evoluzione della professione.

La serata ha poi preso vita con il concerto di Gianmarco Carroccia, Emozioni, un viaggio musicale tra le intramontabili canzoni di Battisti e Mogol, capace di risvegliare ricordi e sentimenti nel cuore di tutti i presenti. Le note hanno risuonato nell’aria, evocando immagini di epoche passate e creando un ponte emotivo tra diverse generazioni.

Il 19 agosto, la suggestiva Villa Romana di contrada Palazzi ha fatto da cornice al cuore pulsante della manifestazione: il gemellaggio tra Casignana e Motta San Giovanni, un simbolico ponte culturale tra passato e futuro. Introdotto dalle parole cariche di significato dell’imprenditore Santo Versace, l’incontro ha visto gli interventi dei sindaci Rocco Celentano e Giovanni Verduci, dell’assessore ai Beni Culturali di Motta Enza Mallamaci e del vicesindaco di Casignana Franco Crinò, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni per valorizzare il patrimonio archeologico e culturale e di lasciare spazio alla relazione tecnica sugli scavi condotta dai Funzionari Archeologo, Andrea Maria Gennaro, e Geologo della SAPAB RC e VV, Antonio Scrivo, l’Archeologa Simona Accardo e l’Ordinario di Archeologia dell’Università di Perugia Gian Luca Grassigli, che hanno evidenziato l’importanza del sito e del supporto istituzionale, le recenti scoperte tecnologiche, la complessità storica emersa dagli scavi e il valore culturale del sito come laboratorio per la ricerca e la divulgazione. Un incontro che ha rappresentato non solo un gesto formale, ma anche un impegno concreto per la crescita e la promozione del territorio attraverso iniziative congiunte. La serata ha lasciato dunque spazio a Ludi et Illumina, la Notte dei Cesari, una rievocazione storica emozionante tra spettacoli, magia e degustazioni di prodotti tipici che ha reso omaggio al mondo romano.

Il 20 agosto, dunque, la celebrazione delle tradizioni enogastronomiche ha aperto l’ultima giornata con la riflessione del Prof. Rocco Zappia su L’olio e il vino: accoppiata vincente per la salute, che ha esaltato i benefici di questi pilastri della dieta mediterranea. Subito dopo, il libro di Francesco Maria Spanò, Il vino, la storia, le storie dalla Bibbia all’intelligenza artificiale, ha offerto uno sguardo appassionante sul valore storico e simbolico del vino, arricchito dagli interventi del Parroco della Cattedrale di Locri e Docente Universitario Don Fabrizio Cotardo e dalla performance del poeta dialettale Martino Ricupero che, con le sue Digressioni estive in… vernacolo, ha reso omaggio alla tradizione locale accompagnato dalla degustazione di diverse qualità del vino Greco di Bianco.

La serata è dunque stata conclusa con il Gran Galà Lirico del Conservatorio Statale di Musica Tchaikovsky che, in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica La Nuova Verdi, diretti dai maestri Cettina Nicolosi e Andrea Calabrese, ha esaltato la straordinaria voce del baritono Vincenzo Nizzardo. Il critico musicale Annunziato Gentiluomo ha condotto il pubblico in un’esperienza intensa e raffinata, spiegando con competenza e passione i brani eseguiti e creando un filo conduttore che ha reso il concerto ancora più coinvolgente. Le melodie, potenti e delicate al tempo stesso, hanno suscitato emozioni profonde, lasciando un ricordo indelebile nei cuori di tutti i partecipanti.

Anche con questo trittico, il festival ha saputo unire comunità e generazioni, celebrando la cultura in tutte le sue forme. L’entusiasmo e la grande partecipazione del pubblico premiano l’impegno dell’Amministrazione e di tutti coloro che stanno contribuendo alla sua buona riuscita, dando maggiore slancio per la fase finale della kermesse, che ci attende adesso il 5 settembre con la presentazione del libro Damnatio memoriae: Mani Pulite e i processi a Bettino Craxi di Fabio Florindi e Roger Locilento.

 Le foto sono state realizzate da Giuseppe Vottari.