Attraverso una nota stampa, il Comune di Candidoni risponde alle accuse dei consiglieri di minoranza in merito alla questione del servizio di scuolabus sospeso a due studenti. 

Con riferimento alla notizia pubblicata su alcuni quotidiani, nella giornata di mercoledì 08 maggio, concernente una dichiarazione del gruppo di minoranza consiliare, si evidenzia, innanzitutto, che non vi è mai stata alcuna sospensione del servizio di trasporto con lo Scuolabus nei confronti di nessun alunno frequentante le Scuole dell’obbligo. Vi è da precisare che, nel caso in questione, gli Uffici Comunali hanno provveduto a richiedere, ai genitori di due alunni il contributo di partecipazione alla spesa di trasporto scolastico, ammontante ad una tariffa mensile di appena cinque euro, per come stabilito in appositi atti ‘amministrativi adottati dall’Ente e in ossequio alle leggi in materia. Si evidenzia che tale contributo viene richiesto annualmente dai Comuni Italiani, in ottemperanza alle Leggi dello Stato, compreso il Comune di Candidoni; per come avvenuto, in passato, anche dalle precedenti Amministrazioni Comunali, seppur diverse dalla attuale. Appare quantomeno strano che a “condannare” tale irrisorio, ma doveroso, adempimento, sia il gruppo consiliare “Rinnoviamo Candidoni”, al cui interno si annovera un componente che, nelle sue funzioni di Dipendente del Comune di Candidoni e di Responsabile del Servizio Finanziario, svolte sino a poco tempo addietro, ha provveduto per diversi anni a gestire l’incasso di tali tariffe. Riguardo alla affermazione relativa all’appartenenza dei due bambini ad una famiglia “poco abbiente”, vi è da rilevare che all’Ufficio Protocollo del Comune non è mai pervenuta alcuna istanza degli interessati in cui si manifesta tale condizione di disagio economico; ove il caso, sarebbe stata certamente e prontamente valutata secondo le procedure di legge, con l’adeguata assistenza dei Servizi Sociali”. Si sottolinea la circostanza che sono trascorsi ben otto mesi dall’inizio dell’anno scolastico e di “riprovevole”, per come scritto dal gruppo di minoranza, vi è solamente il fatto che non si è provveduto al pagamento di appena cinque euro mensili, in alternativa, di rappresentare in apposita richiesta, motivata e documentata, un disagio familiare. Vi è da rimarcare che ad oggi, tutte le famiglie che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico hanno provveduto al totale versamento della relativa tariffa. Sarebbe, quindi, ingiusto non far pagare tale contributo ad una sola famiglia, senza alcuna seria e provata giustificazione. E’ da evidenziare che, forse per un malinteso senso di appartenenza, vista la presenza proprio nella lista elettorale del gruppo di minoranza di una candidata facente parte della famiglia dei due alunni, gli interessati hanno rappresentato tale situazione ai consiglieri di minoranza, senza, invece, correttamente investire i competenti Uffici Comunali; pur continuando ad usufruire a tutt’oggi del servizio di trasporto scolastico”- conclude la nota.

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