di Francesco Marrapodi
Torino accoglie con calore la Calabria pensante. È accaduto al Salone del Libro, dove Domenico Stranieri – scrittore, saggista e sindaco di Sant’Agata del Bianco, paese natale del grande Saverio Strati – ha presentato il suo ultimo lavoro: Solo come la luna, edito da Rubbettino.
“Questa sera ho avuto l’onore di presentare il mio saggio proprio qui, in un contesto così prestigioso” ha dichiarato Stranieri. “Ne è nato un confronto profondo e stimolante sulla letteratura calabrese con Antonio Cavallaro, Luigi Tassoni e Tonino Ceravolo. Ma la cosa più bella? L’affetto di tanti amici presenti. E poi una sorpresa: in pochi giorni, il libro è andato esaurito in molte librerie e su Amazon, dove ha raggiunto il 35° posto tra i titoli più venduti di critica letteraria del ’900. È già in ristampa. Una grande soddisfazione!”
Solo come la luna è molto più di un omaggio a Saverio Strati: è un atto d’amore per la sua opera, una ricognizione filologica e appassionata nella voce profonda di uno scrittore che ha fatto della memoria e del popolo i suoi protagonisti assoluti. Stranieri guida il lettore nel cuore pulsante dell’universo stratiano: dalla dolente amicizia tra Tàscia e Tibi alla forza interiore di Cicca, dalla lucida follia di Zio Cicalino al dramma silenzioso dell’Uomo in fondo al pozzo. Il saggio si addentra anche nei grandi romanzi come Il selvaggio di Santa Venere e Il Diavolaro, svelando aspetti poco noti della vita di Strati – come la sua passione per l’arte – e ricostruendo con meticolosità lettere, testi e testimonianze. Ne emerge il ritratto di un autore capace di trasfigurare il personale in collettivo, l’intimo in universale. Stranieri sottolinea, con rigore e umanità, come nei testi di Strati si annidi un messaggio ancora attuale: il rifiuto della rassegnazione, dell’assistenzialismo passivo, dell’attesa vana. Al contrario, si afferma la necessità di una rivoluzione interiore fondata su orgoglio, onestà, lavoro e impegno civico. Solo così – sembra dirci Strati – il Mezzogiorno potrà riscattarsi e camminare a testa alta verso un futuro di dignità.