Si lavora senza soluzione di continuità, a Catanzaro, nelle stanze dell’Ufficio scolastico regionale, per assicurare la regolare apertura di tutte le scuole della Calabria. La task force costituita dai vertici dell’Usr, della Protezione civile calabrese e dell’Anci è riunita da giorni in seduta permanente per esaminare nel dettaglio tutte le richieste di supporto che arrivano dai territori.

Ma è sulla data di riapertura degli istituti che si sta consumando in queste ore uno scontro istituzionali. Diversi sindaci calabresi – con in testa quello di Reggio – hanno emanato ordinanze per posticipare da giovedì 24 a lunedì 28 l’avvio dell’anno scolastico. Ma la scelta, giustificata dalla necessità di sanificare quei locali che domani e lunedì fungeranno da seggio elettorale, rischia di scontrarsi con le indicazioni fornite dal ministro dell’Istruzione, che indica in 200 il numero minimo di giorni di lezione.

Con l’avvio fissato al 28 tale soglia non sarebbe rispettata considerato che la chiusura dell’anno scolastico è stata fissata, con un decreto della governatrice Jole Santelli, per il prossimo 12 giugno. Non solo: la chiusura differenziata potrebbe causare un’enorme e ingestibile situazione per via degli esami previsti per la fine di ogni ciclo di studi.