C’è una seconda vittima del coronavirus in questa terra muta e silenziosa. Un altro settantenne è spirato nel reparto di terapia intensiva dell’Annunziata di Cosenza, dopo il coetaneo di Buon vicino.

L’uomo, di Corigliano Rossano, era stato ricoverato il 5 settembre con un quadro clinico generale aggravato da altre patologie. Commorbilità che potrebbero aver reso invincibile il virus nonostante i tentativi terapeutici dei sanitari.

Una giornata d’incubi, fantasmi agitati dal Covid che è tornato ad essere un presente tossico ma anche un futuro incerto.

Gazzettadelsud.it.