La Calabria da domani, lunedì 29 marzo, sarà zona rossa e nell’ordinanza n° 19 firmata ieri dal presidente Spirlì la Regione Calabria è stata protagonista di una “svista” che ha mandato in subbuglio il mondo della ristorazione.
Nel punto 6, terzo capoverso, dell’ordinanza viene specificato infatti che “la sospensione delle attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità e la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), restando consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio). Ergo, la Giunta regionale ha previsto solamente il domicilio per gli operatori della ristorazione e non l’asporto. Una dicitura che ha scatenato il panico e che ha indotto il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì, a chiarire la vicenda in un’apposita diretta social di qualche minuto fa:
“L’asporto per bar, ristoranti e pizzerie è assolutamente contemplato nel titolo V dell’ordinanza. Non c’è nessun divieto sull’asporto. Giusto per chiarire, ma stiamo preparando una nota per chiarire e chiunque stia tentando di rimestare come al soluto nel torbido può farne tranquillamente a meno”
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