È accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate un 22enne arrestato dai carabinieri di Cosenza. I militari hanno infatti eseguito un’ordinanza a suo carico una misura cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale bruzio su richiesta della Procura locale.

Le indagini sono partite dopo la denuncia della compagna del giovane che, stanca dell’ennesima aggressione avvenuta lo scorso 3 ottobre, ha deciso di raccontare il tutto negli uffici della caserma dell’Arma “Paolo Grippo”.

Qui è stata accolta dal personale specializzato per trattare i reati di “codice” rosso all’interno della cosiddetta stanza “Rosa”, riservata alle audizioni protette delle vittime più vulnerabili.

Gli accertamenti svolti poi dai militari, su coordinamento della Procura, hanno permesso all’Autorità Giudiziaria di emettere in brevissimi tempi la misura cautelare, garantendo così un’adeguata cornice di sicurezza alla donna.

Secondo quanto emerso dai racconti della vittima, l’efferatezza e la sconsideratezza delle violenze del compagno, da cui ha avuto una bambina di pochi mesi, sono emersi lo scorso aprile e si sono protratti fino a oggi.

In diverse occasioni, il 22enne avrebbe percosso la compagnaspinta fino a farla cadere per terra, afferrata al collo, inoltre le avrebbe tirato calci e schiaffi e tra le mura domestiche, a volte anche alla presenza di amici e parenti. Le violenze sarebbero arrivate fino al punto di coinvolgere anche il padre della donna, intervenuto in sua difesa.

Il culmine della vicenda è arrivato proprio negli ultimi giorni, quando lo scorso 3 ottobre la vittima ha subito un’altra aggressione.

A seguito di un litigio in casa, il 22enne ha preso la donna a schiaffi, facendola cadere per terra e una volta rovinata al suolo prendendola a calci, nonostante lo implorasse di smettere.

Il peggio è stato scongiurato solo grazie all’intervento del padre della compagna, che è poi stata portata in ospedale dove, dopo l’assistenza del caso, le sono state riscontrate delle lesioni giudicate dai medici guaribili oltre i 20 giorni.

Il giorno successivo, invece, il ragazzo se la sarebbe presa col papà della donna: mentre questi era in attesa di iniziare a lavorare, sarebbe stato raggiunto dal ragazzo che, dopo essersi infilato nella sua autovettura, gli si sarebbe scagliato controprendendolo a pugni in faccia e alla spalla destracausandogli diverse lesioniescoriazioni multiple, per cui il malcapitato è stato costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Le prove raccolte hanno tracciato un quadro gravemente indiziario che, riferito immediatamente alla magistrato di turno presso la Procura cittadina, ha permesso in tempi rapidissimi l’emissione della misura cautelare, in esecuzione della quale il ventenne è stato tratto in arresto ed associato alla Casa Circondariale di Cosenza.

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