La CGIL Calabria esprime amarezza e costernazione di fronte all’attacco concentrico e violento contro le donne, alla luce delle gravi ipotesi di revisionismo legislativo contenute nel disegno di legge Pillon, condannato perfino dall’Onu che lo considera una grave regressione normativa, dato che alimenta la disuguaglianza e la discriminazione basate sul genere, e priva le vittime di violenza domestica di importanti protezioni.

Pertanto la CGIL ha deciso di scendere in piazza, aderendo alla mobilitazione nazionale che si terrà il prossimo 10 novembre attraverso presidi sparsi in tutta Italia e garantendo la propria presenza a Catanzaro, in Piazza Prefettura, per dire No alla mediazione obbligatoria a pagamento, all’imposizione di tempi paritari e alla doppia domiciliazione e residenza dei minori, al mantenimento diretto, al piano genitoriale e all’introduzione del concetto di alienazione parentale.

“In pratica – afferma Mimma Pacifici, responsabile delle Politiche di Genere della Cgil Calabria – come donne, come sindacaliste, come cittadine ci rifiutiamo di accettare  la formula della mediazione obbligatoria disincentivante per i suoi alti costi e di vedere i figli diventare degli ostaggi a causa dello scellerato piano genitoriale con doppio domicilio. In più desideriamo dare un segnale forte contro il pericolo di modifica della legge sull’aborto. Il piano del Governo è chiaramente contro le donne, solitamente la parte più fragile economicamente all’interno della coppia e anche la più vessata in caso di violenze domestiche; ma anche sfavorevole alla prole rendendo impossibile per le vittime di maltrattamenti, che siano genitore o figlio, fuggire dal luogo in cui si è verificata la violenza per trovare protezione e sicurezza”.

 

Catanzaro 29 ottobre 2018

Mimma Pacifici

Segretaria Regionale CGIL