“Oggi, mentre abbiamo ascoltato un altro episodio delle cronache marziane secondo cui le vaccinazioni in Calabria starebbero andando a gonfie vele, ci è stato spiegato che la prossima settimana ci sveglieremo in zona rossa. Merito della sconcertante e incapace gestione della giunta regionale che non ha saputo arginare minimamente i contagi nonostante mille contraddittori provvedimenti. Complimenti vivissimi alla destra calabrese che “governa” la Regione”. Scrive così sui social Nicola Irto, candidato presidente con il Pd alle prossime elezioni regionali in Calabria. L’esponente dei democratici si scaglia per l’ennesima volta contro il facente funzioni Nino Spirlì per la sua gestione della pandemia e della campagna vaccinale nel territorio calabrese. “Stamattina hanno provato a convincerci che in Calabria le vaccinazioni stanno andando alla grande – continua Irto – , a cominciare dagli over 80, eppure specialmente gli over 80 e le categorie fragili non sanno come orientarsi nel mare della disorganizzazione e dell’incertezza della campagna vaccinale calabrese. Basta! Il Covid è una immane tragedia che sta continuando a colpire le nostre vite, che miete vittime e che ogni giorno di più sta devastando quel che resta della nostra economia. La politica non è un reality di bassa lega, non basta presentarsi davanti alle telecamere per modificare la realtà. Occorre moltiplicare i punti vaccinali, coinvolgendo le migliori strutture pubbliche e private, e vaccinare 12 ore al giorno. La Giunta regionale e la struttura commissariale si sbrighino a dare risposte concrete, chiare e immediate ai calabresi che devono essere vaccinati”.

E così, mentre Nicola Irto prosegue con il suo attacco nei confronti di Spirlì, il presidente ha replicato in tarda serata: “piove, governo ladro. È il sintomo più evidente di una strana sindrome di cui soffrono in parecchi: scaricare su altri, a caso, la responsabilità di un evento particolare. Ora, che lo faccia, pur in malafede, una persona disinformata, passi; ma che tenti di farlo, con malevola cocciutaggine, un esponente politico che di piogge acide ne ha “macinate” tante, è veramente ridicolo. Eppure, il pluridecorato consigliere Irto non perde occasione per tentare l’offesa alla Giunta Regionale e al suo Presidente. I suoi doppi sensi da bassa macelleria letteraria sono oltremodo offensivi per la lingua italiana. Ma, tant’è! Anche dei contagi sarebbe colpevole il governo regionale, quando, all’orizzonte, lontaaaanooooo, si potrebbe intravvedere una timida candidatura… Chi vuole regalare un po’ del proprio tempo al suddetto? Magari occupandolo nella paziente pratica della conversazione coi muri? Io, intanto, penso a cose serie”.