Stavano facendo una perlustrazione delle acque del golfo di Gioia Tauro, quando hanno notato in mare una tartaruga di notevoli dimensioni che si muoveva debolmente fra le onde. Così i militari del Corpo della Guardia di Finanza e del Roan, hanno deciso di intervenire.

Fermato il guardacoste e messo a mare il battello di servizio, i militari si sono avvicinati alla tartaruga e hanno constatato che stava soffrendo, hanno quindi deciso di recuperarla per cercare di prestarle soccorso.

I finanzieri hanno attivato la Rete Regionale di Spiaggiamento, chiamando l’ASP di Vibo Valentia e il Centro di Recupero M.A.R.E. (Marine Animal Rescue Effort) di Montepaone, i cui operatori sono intervenuti e hanno preso in consegna l’esemplare, lungo oltre un metro e di 54 chilogrammi di peso e, presumibilmente, di altrettanti anni di vita, verificando una grave subocclusione gastrica, provocata dall’ingestione di numerosi frammenti di plastica che l’avrebbero sicuramente portata al decesso in tempi brevi, senza assistenza.

La caretta caretta è stata curata e in poco più di un mese e mezzo ha recuperato la piena vitalità e la capacità di essere restituita al suo ambiente naturale. Pochi giorni fa la tartaruga “Golia” è stata così liberata in mare vicino alle acque dove era stato effettuato il suo salvataggio.

Il veterinario che ha seguito il recupero della tartaruga e gli operatori scientifici di M.A.R.E. Calabria si sono presi cura della creatura fino alla sua liberazione da bordo della stessa unità navale del Corpo che l’aveva salvata.

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