Sentenza Tar, Tallini: “Decisione che scava solco profondo tra Stato centrale e Regione

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“Poteva essere semmai il Parlamento, nel quadro di una rivisitazione del Titolo V della Costituzione, a reintrodurre in Italia la ‘clausola di supremazia’ dello Stato sulle Regioni. Non poteva certo farlo il TAR della Calabria con le motivazioni contenute nella sua sentenza che ha annullato l’ordinanza della Presidente Santelli sulla riapertura in sicurezza di ristoranti e bar”. Lo dichiara il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini (Forza Italia), osservando:”Motivazioni che nei fatti annullano ogni margine di autodeterminazione delle Regioni italiane, soccombenti rispetto ad uno straripante potere centrale che riduce le istituzioni locali al ruolo di semplici esecutrici anche nelle materie concorrenti come la sanità”.

“Lo dico – prosegue Tallini – con profondo rispetto nei confronti della magistratura amministrativa e senza alcuna intenzione polemica, ma ritengo che questa decisione scaverà inevitabilmente un solco molto profondo tra lo Stato centrale e le Regioni, a prescindere dal loro colore politico, poiché incide direttamente sul potere di autodeterminazione delle Istituzioni regionali.”

Ancora il presidente dell’Assemblea regionale calabrese:”Tutto ciò avviene, paradossalmente, nel Cinquantesimo anniversario della nascita delle Regioni. Parliamo di nascita o di morte? La sentenza del TAR Calabria sarà inevitabilmente utilizzata dal Governo nei confronti di tutte le altre Regioni italiane che oseranno armonizzare in chiave locale le linee guida dell’Esecutivo che peraltro nessuno di noi contesta, così come nessuno contesta il ruolo di coordinamento centrale in tema di emergenza sanitaria. Avevo auspicato un passo indietro del ministro Boccia, chiedendo di avviare un dialogo proficuo e leale, ricercando una soluzione condivisa che evitasse il braccio di ferro giudiziario”.

“Si è preferita – conclude Tallini – la strada dello scontro politico-istituzionale che non porterà da nessuna parte. Si badi bene, l’introduzione nei fatti della ‘clausola di supremazia’, contenuta nelle motivazioni della sentenza, è un problema che riguarda tutti. Non è più solo una questione calabrese. Ne prendano atto tutte le forze politiche nazionali, di ogni schieramento, di governo e di opposizione, se hanno davvero a cuore l’assetto regionalista della nostra Repubblica e vogliono evitare una curvatura centralistica del nostro sistema democratico”.

Cannizzaro: “Governo di comunisti per meri interessi politici sta affossando una Regione che era ripartita in sicurezza

Cannizzaro Francesco nuova 1“La Regione Sardegna, dallo scorso 4 Maggio, consente la celebrazione delle messe con i fedeli nelle chiese. Le Regioni Toscana, Lazio e Sicilia hanno riaperto i cimiteri già da una settimana, in tutti i casi con ordinanze più liberali rispetto al DPCM del Governo che invece aveva prorogato queste chiusure. Non capisco perchè solo alla Calabria non è stato consentito di tornare a lavorare, con il ricorso al Tar e polemiche enormi contro la scelta della Regione di consentire in piena sicurezza a bar e pizzerie di servire i clienti nei tavoli all’aperto”. Lo dichiara, tramite una nota, il deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro.

“La Calabria ha azzerato i contagi da ormai 20 giorni, e c’è tanta voglia di ripartire. I ristoratori e i consumatori hanno partecipato all’udienza affianco alla Regione, vogliono lavorare, vogliono produrre, vogliono riappropriarsi di dignità e libertà negate da mesi. Perchè negarlo? Perchè proprio alla Calabria? E’ paradossale negare i tavoli all’aperto qui che abbiamo già trenta gradi e splende il sole, mentre i locali sono aperti e chiunque prende da mangiare e lo consuma all’aperto, nelle panchine pubbliche o sul marciapiede. I calabresi stanno pagando sulla loro pelle la battaglia ideologica e politica del Governo Pd-M5S. Che per quest’emergenza ne ha combinate di tutti i colori, dapprima ha sottovalutato, non ha avuto il coraggio di chiudere al Nord quando andava fatto, poi ha consentito a migliaia di persone di muoversi dal focolaio verso il Sud provocando l’arrivo del virus anche nel meridione, e adesso blocca i territori che vogliono ripartire ma al tempo stesso non prevede aiuti efficaci per i lavoratori che a metà maggio aspettano ancora i soldi di marzo. Cosa succederà a bar e pizzerie che da dieci giorni avevano riaperto, acquistando merce, pagando i dipendenti? E’ una follia dei comunisti e sono convinto che i calabresi se ne ricorderanno quando si tornerà a votare: adesso è palese chi sono i veri nemici di questa terra” conclude Cannizzaro.

Falcomatà: “Noi vogliamo ripartire, ma ordinanza regionale rischiava di mandare tutto all’aria

falcomatagiuseppe30gen500“Il nostro obiettivo è quello di superare questa emergenza e ripartire subito, gradualmente e in sicurezza. L’ordinanza regionale, illegittima illogica e irresponsabile, rischiava di mandare all’aria tutto ciò che i Calabresi sono riusciti a fare fino ad oggi, rispettando le regole con grande senso di resposabilità e consentendo alla nostra regione di rimanere tra le meno colpite in Italia dall’emergenza sanitaria”. È quanto dichiara il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà commentando la decisione del Tar di sospendere l’ordinanza regionale emanata dalla Governatrice Jole Santelli.

“Oggi la sentenza del Tar di fatto certifica l’illegittimità e l’inopportunità dell’assurdo provvedimento adottato dalla Regione Calabria. Un’ordinanza – ha aggiunto Falcomatà – alla quale negli ultimi giorni si erano opposti l’ordine dei medici, la task force degli esperti medici nominati dalla stessa Regione, l’Anci territoriale e nazionale insieme alla stragrande maggioranza dei sindaci calabresi, il Governo che aveva chiesto che venisse modificata ricevendo il benservito dalla Governatrice, ma soprattutto gli stessi operatori economici e i cittadini cui il provvedimento era diretto”.

“È chiaro che non si tratta di una normale vicenda amministrativa – ha aggiunto il sindaco – ma di una questione che ha messo gravemente a rischio la salute dei calabresi e che quindi non poteva passare in cavalleria. Da parte nostra abbiamo immediatamente posto un argine a questo scempio disponendo un’ordinanza che superasse le novità introdotte dalla Regione quasi nottetempo, alla vigilia di una data sensibile come l’1 maggio, allineandoci con le disposizioni del Governo sostenute da serie valutazioni scientifiche e mettendo al riparo dai rischi i nostri concittadini. Allo stesso tempo abbiamo ritenuto di costituirci in giudizio per accertare se l’ordinanza potesse produrre danni al nostro territorio, cosa effettivamente verificata dal Tar che oggi fortunatamente ha messo la parola fine su una vicenda che ci saremmo volentieri risparmiati”.

“Noi in questa fase – ha concluso il primo Cittadino – abbiamo l’esigenza di tutelare due priorità assolute: la salute dei cittadini ed il loro diritto al lavoro. Riaprire si quindi, ma in sicurezza, rispettando le norme ed i protocolli e procedendo in maniera graduale e condivisa, senza strattoni, ancor più quando questi provengono da una chiara ed evidente strategia nazionale di polemica politica, che, seppur legittima, non può e non deve mai prevalere sugli interessi del territorio, specialmente su temi delicati come quello della salute dei cittadini”.

Gasparri: “Sentenza illegittima e Governo ipocrita: a Zingaretti sì, a Santelli no

GASPARRI-MAURIZIO“Dopo le minacce del governo e l’avvertimento del Consiglio di Stato è arrivata la sentenza illegittima del Tar ai danni della Calabria. Jole Santelli ha ragione, straragione, mille volte ragione. La questione andava esaminata dalla Corte costituzionale, non dal Tar, abusivo anche in questo caso. La Santelli, peraltro, proponendo di mettere dei semplici tavolini fuori dai bar, sta anticipando quello che tutta Italia sta chiedendo a un governo inerte, inefficace e arrogante”. Lo afferma il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, responsabile Enti locali del partito. “Conte e Boccia -aggiunge- affamano il commercio, il turismo, i bar e la ristorazione, ai quali non hanno dato neanche un euro. E adesso sono pressati dalle Regioni di tutta Italia che vogliono ben più di quello che la Santelli ha fatto. Tra l’altro quelli del governo sono degli autentici ipocriti. Hanno tollerato da Zingaretti, oltre che lo scandalo sulle mascherine, che merita la galera, anche l’apertura, peraltro opportuna, di set cinematografici e televisivi. Zingaretti si perché è del Pd, la Santelli no perché è del centrodestra e di Forza Italia. La vergogna sommergerà il governo, il Tar e il Consiglio di Stato”.

Graziano (Pd): “Sentenza Tar difende la salute dei calabresi dal governo regionale.

GRAZIANO STEFANO

“C’è voluta una sentenza del Tar per difendere pienamente la salute dei calabresi dal governo regionale”. Così il commissario regionale del Partito democratico Stefano Graziano commenta la decisione del Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro che ha accolto il ricorso del governo contro l’ordinanza Santelli sulle riaperture delle attività come bar, ristoranti ed agriturismi. “Adesso che la giustizia si è espressa chiediamo alla Santelli chi si assumerà la responsabilità se nei prossimi giorni l’Inail dovesse segnalare che qualcuno ha contratto il virus nel corso dell’orario di lavoro, cosa che ovviamente ci auguriamo non accada. Dal 18, valutate le due settimane di fase due, si potrà aprire in sicurezza e con regole certe”.

Tar accoglie ricorso del Governo, i 5 Stelle: “A Santelli lezione di rispetto istituzionale

MOVIMENTO5STELLE

«La sentenza con cui il Tar ha accolto il ricorso del governo contro la Regione Calabria certifica il passo falso della presidentessa Jole Santelli. Più volte l’avevamo invitata a ritirare l’ordinanza che per oltre una settimana ha messo a rischio i calabresi». Lo affermano, in una nota, i parlamentari M5S Francesco Sapia, Bianca Laura Granato, Giuseppe d’Ippolito e Paolo Parentela, «Ci auguriamo – sottolineano i parlamentari del Movimento 5 Stelle – che Santelli impari la lezione di rispetto istituzionale e da qui in avanti accetti che l’emergenza Covid va gestita in armonia con il governo e nell’esclusivo interesse dei cittadini, senza cedere agli ordini di partito». «Speriamo – concludono i parlamentari M5S – che da adesso in poi ci sia piena collaborazione istituzionale e, soprattutto, che non si giochi sulla pelle dei calabresi. Santelli imbocchi la strada della prudenza e del confronto e riveda subito il bando di “Riparti Calabria”, che penalizza ingiustamente tante imprese in difficoltà».

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