“Siamo come si dice un work in progress. E in questo senso abbiamo cercato di fare un Piano vaccinale nel modo più razionale e puntuale possibile e il migliore possibile anche dal punto di vista scientifico in modo da favorire la somministrazione dell’unico rimedio che ci consentirà l’uscita dal tunnel”.

Lo ha detto il Commissario ad Acta per la sanità in Calabria, Guido Longo, all’indomani dall’approvazione del documento che traccia la “road map” vaccinale e che è stato inviato al ministro della Salute Roberto Speranza.
“Speriamo così – ha aggiunto Longo – e stiamo lavorando per poter fare fronte alla futura vaccinazione di massa. Le difficoltà certo ci sono state ma hanno riguardato comunque un po’ tutte le regioni. La nostra possiamo dire che è una macchina diesel che ha un avvio lento ma poi marcia spedita. Adesso siamo impegnati per fare meglio rispetto alla fase iniziale. Poi si vedrà”.
Il piano licenziato dall’ufficio del Commissario, soggetto attuatore, che ha lavorato all’elaborazione del documento assieme al delegato per l’emergenza Antonio Belcastro “proprio per dare continuità all’azione svolta”. (ANSA).

PIANO VACCINALE CALABRIA
Il Commissario ad acta della sanità calabrese Guido Longo ha approvato il Piano Vaccinale regionale.
Sono state identificate le categorie da vaccinare.
Nella Fase 1:
– personale medico e sanitario non medico, infermieristico, oss, di strutture ospedaliere pubbliche, private e private accreditate;
– operatori e ospiti rsa e case per anziani;
– operatori di servizio 118 ed emergenza urgenza;
– personale dei servizi appaltati operanti nelle strutture ospedaliere (pubbliche, private e private accreditate) e quello delle altre strutture sanitarie;
– specialisti ambulatoriali, medici di medicina generanele/pediatri di libera scelta e assistenti, medici in formazione, specializzandi, assegnisti e dottorandi di ricerca, tirocinanti;
– farmacisti di comunità e assistenti, informatori scientifici;
– volontari a supporto di attività sanitarie;
– operatori studi medici/veterinari e odontoiatrici;
– operatori laboratori privati accreditati.
Nella Fase 2:
– soggetti di età compresa tra i 60 e i 79 anni e i soggetti di età inferiore con situazioni di rischio clinico;
– soggetti appartenenti a gruppi socio demografici a rischio più elevato di malattia o morte;
– insegnanti e personale scolastico ad alta priorità.
Nella fase 3:
– restante personale scolastico;
– personale dei servizi essenziali;
– popolazione carceraria e relativo personale;
– popolazione generale con comorbidità moderata di ogni età.
Sono stati poi individuati i Punti di Vaccinazione Ospedalieri (PVO) e Territoriali (PVT) [elenco nell’immagine allegata al post].